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Giuliano Giuliani prepara l'assalto al cielo: inizia il conto alla rovescia per l'offerta che potrebbe spiazzare sia la Valore sia la cordata dei liguri
09/06/2011 08:20
"Non ci sono novità". E' il ritornello più frequente di questa giornata 'tranquilla'. Sul fronte rossonero, infatti, sia Giuliano Giuliani, sia Fabrizio Biagioni sia, a quanto pare, la cordata ligure in procinto di impossessarsi della Lucchese Libertas 1905, sono in attesa degli ultimi sviluppi, in realtà aspettano la mossa dell'ex patron rossonero e presidente di Cipriano Costruzioni. Anche ieri, per Giuliano Giuliani, è stata una giornata faticosa, spesa alla ricerca di quel pezzo mancante al mosaico per poter, poi, presentare l'offerta alla Valore spa. Gallo, Gianfranceschi, Bulleri cominciano a mostrare segni di impazienza. Vogliono e, dal loro punto di vista, possono anche avere ragione, chiudere questa situazione di incertezza, in un modo o nell'altro.
A Prato sfogliano la margherita sperando che l'esito sia quello già annunciato da un pezzo, da quando è stato siglato il contratto tra la Valore e la Nice di Genova. Giuliani, in sostanza, rischia davvero di essere colui che rompe le uova nel paniere. Magari! Biagioni, intanto, ha fatto sapere che Cipriano Costruzioni può prendersi la Lucchese solo esercitando il diritto di prelazione e alle medesime condizioni. A nostro avviso, invece, Giuliano Giuliani non solo può, ma deve fare un'offerta diversa e, paradossalmente anche minore perché non ci sarà certamente il sindaco a mettergli i bastoni tra le ruote quando, dietro la sua, di cordata, ci sarà tutta la città. Il problema, casomai, è riunirle queste persone disponibili a subentrare alla Valore. Giuliani è rimasto amareggiato, pensava che il mondo del calcio fosse come quello del lavoro, ma si sbagliava di grosso.
Voci di corridoio dicono che, lette le dichiarazioni di Biagioni, l'ex presidente rossonero sia sobbalzato sulla sedia come punto da una tarantola: "Non so se riuscirò a fare un'offerta - avrebbe detto ai più intimi - ma se ci riesco la faccio come pare a me, non certo come pare a Biagioni". Grande presidente, comunque vada a finire non ci sarà condanna per il tentativo fallito, perché importante, a volte, è anche e solo provarci, fino in fondo.
Quando e se Giuliani non ci sarà più, nella Lucchese, ci mancheranno le battute di questo gigante che ha dimostrato di avere un passo in più rispetto a ben altri aspiranti condottieri. Tutto si deciderà nei prossimi due, massimo tre giorni: o la va o la spacca. Se la spacca, però, non veniteci a dire che non vi avevamo avvertito.
Aldo Grandi