Support your local football team

27/02/2008 08:20

 

Nicola Nucci - Tuttocalcio e Corriere dello Sport

"Support your local football team". E' uno degli slogan manifesto della cultura del tifoso inglese. Sostenere la squadra della tua città, sempre e comunque. E stavolta le motivazioni non dovrebbero mancare. Prendere la classifica e sognare è lecito. La Lucchese è quinta, con quattro punti di vantaggio sulle seste, ma anche a cinque punti dalla prima. Una distanza colmabile. Come dire che anche i giochi per la promozione diretta sono aperti. Nove «finali» da giocare dove il pubblico rossonero deve essere il dodicesimo uomo in campo. In casa e fuori. Un pubblico da serie B per conquistare un traguardo inseguito da troppo tempo. Una squadra da B stona vistosamente con un pubblico non all'altezza quanto a presenza numerica, non certo a calore ed assidua partecipazione. Ma lo zoccolo duro (2.962, sesta posizione) è poco.

Di questi tempi ci dovrebbero già essere 5-6 mila persone nelle gare interne della Pantera. Che cosa pretendno i tifosi lucchesi che restano a casa? Quali sono le cause di questo scetticismo? Le delusioni pregresse, le stagioni iniziate bene e finite male non sono una scusa valida. A parte la finalissima del 2002, con la B sfumata maledettamente per un palo di Carruezzo, la Lucchese non era mai stata a pieno titolo in corsa per la promozione.

Le carte sono in regola: una società presente che sta cercando di sistemare i conti economici, una squadra di livello assoluto, ulteriormente rafforzato a gennaio (chi può permettersi un «dualismo» Chiarini-Bonatti o Bono-Briano?) e un allenatore che negli ultimi quattro anni ha conquistato due volte la B e un playoff. Basta e avanza. Allora, tutti allo stadio. Per dirla come la vecchia guardia della tifoseria rossonera, alla ripresa del campionato contro la Juve Stabia di Capuano dovrà essere...una bolgia.