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Rebus Lucchese, oggi un'altra giornata importante per capire le reali possibilitā di riuscire ad iscrivere il club rossonero al prossimo campionato
23/06/2011 09:21
Inutile, in questo rebus, utilizzare termini roboanti, ma, certo, la giornata odierna potrebbe permettere di capire qualcosa in più circa il futuro della Lucchese Libertas. Lo scenario è quello di una partita a poker, dove solo i giocatori sanno realmente che carte hanno in mano e attendono la mossa dell'avversario.
La cordata genovese della Nice, questo pomeriggio, ha indetto l'assemblea dei soci del club rossonero. Dovrà dedidere il da farsi dopo il comunicato di due giorni fa in cui manifestava la disponibilità a mettersi da parte. Lo stesso Pino Bulleri pare intenzionato a dimettersi. Forse i genovesi sperano nella presenza di Giuliani per provare a trovare un accordo, sia esso in chiave di buonuscita o, cosa altamente improbabile e le dichiarazioni di alcuni suoi esponenti paiono più che altro pie speranze, di un accordo che veda Giuliani al loro fianco.
L'ex patron rossonero si sta muovendo in ben altre direzioni, sia verso i contatti già avviati a suo tempo, primo fra tutti Alberto Gianni che ieri ha incontrato nuovamente, sia verso altre situazioni, non escluse alcune che potrebbero riguardare imprenditori anche locali.
Le direzioni di marcia, in sostanza, paiono confliggere ed essere alternative, ma c'è da aggiungere che la Nice ha davvero poche carte, per non dire zero, da giocare se non quella di eventualmente spostare la questione sul piano legale, una strada che forse non conviene a nessuno e che probabilmente decreterebbe la definitiva paralisi societaria.
C'è anche da capire cosa farà, o potrà fare, la Valore nel mezzo della tempesta giudiziaria che la sta continuando ad investire. La palla potrebbe persino tornare alla società pratese, che per il collegio dei sindaci è, al momento, la vera proprietaria dell'80% delle quote almeno sintanto che Giuliani non rinuncerà al diritto di prelazione. Ma va subito aggiunto che eventuali operazioni che permettessero di incassare denaro potrebbero finire nel mirito degli inquirenti che hanno stabilito di sequestrare 18 milioni di euro di beni mobili e immobili al gruppo pratese a seguito dell'indagine ribattezzata "Volpe nel deserto".
Un rebus nel rebus: per la Lucchese è una strada stretta, davvero molto stretta, quella che può portare all'iscrizione al prossimo campionato. Ma una strada ancora c'è. E finché c'è vita c'è speranza.
Gazzetta Lucchese