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Conferenza stampa infuocata: la Nice srl chiede a Giuliani di rinunciare espressamente ad ogni diritto di prelazione e ad esercitarlo una volta per tutte
25/06/2011 11:38
"Bene! Finalmente posso cominciare a vivere come un essere umano!". Parole di Nerone, si dice, al momento in cui entrò, per la prima volta, nella sua Domus Aurea realizzata nel cuore di Roma. I nuovi proprietari della Lucchese Libertas 1905 hanno anche loro una Domus Romana, che non è Aurea, ma che funziona egregiamente da ristorante in via Cesare Battisti e dove, invece che nella sede di viale San Concordio, si indicono e organizzano conferenze stampa che di conferenze hanno poco e di stampa ancora meno. Comunque sia, poche ore fa l'autore di queste righe, altri colleghi e un folto gruppo di tifosi hanno effettuato una sorta di visita turistica all'interno dei locali, egregiamente ristrutturati e recuperati, guidati dall'amministratore della società rossonera Giuseppe Bulleri. Poi, tutti al tavolo nell'aula magna (nel senso letterale e romanesco del termine) per assistere-ascoltare ciò che la cordata dei liguri aveva da dire.
Giuseppe Bulleri ha iniziato dicendo di voler fare chiarezza sugli ultimi giorni della vita societaria rossonera. A fianco aveva l'avvocato Gianfranceschi, autore di un bel battibecco con il nostro Fabrizio Vincenti che gli ha tenuto, giustamente, testa, sull'altro lato l'ex presidente dei dottori commercialisti di Lucca Serpi e, defilato, ma sempre seduto al tavolo della presidenza, l'avvocato Petrocelli il quale, dopo un'ora e passa di botta e risposta, ha lanciato una sorta di appello pacificatore a Giuliano Giuliani, alla città e a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Lucchese. Obiettivo, convincere Giuliani a uscire dal suo nascondiglio e farsi vedere in pubblico nonché dai soci maggioritari della Lucchese srl.
Bulleri non ha avuto parole tenere per l'ex presidente rossonero né le ha avute per la gestione contabile del sodalizio di viale San Concordio. Anzi. Nonostante la Nice srl abbia firmato un regolare contratto di acquisto con la Valore in cui dichiarava e sottoscriveva di aver trovato i conti societari della Lucchese in perfetta regola, Bulleri ha manifestato forti, fortissime perplessità sulla corrispondenza ai principi di una sana amministrazione. Al punto da dichiarare che il dottor Serpi, a partire da lunedì, si recherà negli uffici di viale San Concordio dove passerà al setaccio tutti i documenti della Lucchese. Singolare decisione, che ci fa domandare, allora, chi abbia effettuato l'operazione di verifica ufficialmente annunciata 15 giorni fa che aveva dato tutt'altro responso.
Ma non è tutto. Bulleri ha detto a chiare lettere che le banche hanno rifiutato di aiutare la Lucchese e la Nice socio di maggioranza perché, oltre al caos politico di questi ultimi giorni, hanno anche manifestato perplessità sulla effettiva proprietà giuridica della Lucchese. Infatti, sotto accusa è finita l'eccezione avanzata dal collegio sindacale presieduto dal dottor Nencini il quale ha contestato la corrispondenza tra il preliminare di cessione delle quote e il contratto definitivo sottoscritto da Valore e Nice srl. Serpi ha spiegato che questa eccezione, ai sensi dell'articolo 7 dello statuto societario, impedisce, di fatto, alla nuova proprietà di operare sia con un eventuale aumento di capitale sia con un eventuale finanziamento in conto soci. "Comunque sia - hanno detto i dirigenti - non appena avremo la rinuncia definitiva di Giuliani, potremo provvedere al pagamento di tutto ciò che serve a iscrivere la società al campionato di C1".
Aldo Grandi