Gianfranceschi: "Le banche non ci hanno dato ascolto per colpa di questa incertezza societaria e della situazione che si è venuta a creare con gli arresti"

25/06/2011 12:38

"Le banche dalle quali siamo stati non ci hanno dato ascolto per colpa della incertezza della situazione societaria nonché per quanto avvenuto nei giorni scorsi a Lucca con gli arresti di Valentini e degli altri". L'avvocato Gianfranceschi, forse l'unico capace di andare un po' oltre l'apparenza, capisce, perfettamente, il senso delle domande e, soprattutto, il loro contenuto e ciò a cui mirano. Sa bene che non sono domande sciocche o pretestuose, ma che hanno a che vedere con la siostanza del problea, ossia la sopravvivenza o meno della società Lucchese Libertas 1905. Non può, l'avvocato Gianfranceschi, non riconoscere che le missioni della delegazione da lui guidata in vista agli istituti di credito, hanno fatto acqua da tutte le parti. Lui e i suoi soci sostengono, per colpa di Giuliani e di tutto il resto, in realtà il Banco di Lucca si era voluto prendere dei giorni di riflessione prima di deliberare un eventuale finanziamento alla Nice srl garantito da titoli più o meno affidabili: "Titoli con la tripla A - ha detto - il dottor Serpi, quindi, si presume, estremamente affidabili. Peccato, però, che la banca l'abbia pensata diversamente. Comunque sia non potevano non prevedere, i padroni del vapore, che prima di concedere un finanziamento di alcune centinaia di migliaia di euro, di garanzie ce ne sarebbero volute non mille, ma un milione e tutte con i cosiddetti.

Poi, c'è stato il pellegrinaggio, umiliante a nostro avviso, alla Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa e Livorno, ma questa è un'altra storia...

Aldo Grandi