Fouzi Hadj: "Mi dispiace per quello che sta accadendo alla Lucchese perché qualcosa, di questa città, mi è rimasto dentro"

28/06/2011 21:06

Capita sempre più spesso, negli ultimi tempi, di sentir chiamare in causa il nome di Fouzi Hadj, l'ex businessman sirio-armeno grazie al quale, tre anni fa, la Lucchese conobbe l'onta del fallimento. I tifosi, la gente, un po' tutti, sono convinti che Hadj amava veramente i colori rossoneri e che per provare a lanciare la società rossonera ai vertici del calcio, abbia messo mano al portafogli in maniera concreta, rimettendoci, di tasca propria, alcuni milioni di euro. Ciò non toglie che, dal punto di vista amministrativo ed economico, la gestione Hadjana sia stata un disastro sotto tutti i punti di vista, ma l'uomo, nonostante le inchieste giudiziarie e i venti giorni di carcere al Marassi di Genova con vista... sullo stadio, è ancora molto attaccato alla città di Lucca e alla sua gente. E' a Roma per motivi di lavoro, la sua è un'intervista esclusiva:

Presidente, come va?

Abbastanza bene adesso, bisogna andare avanti sempre e comunque.

Ha saputo che la Lucchese rischia, di nuovo, il fallimento?

Sì, me lo hanno detto e l'ho anche letto. Mi dispiace, sinceramente, perché, nonostante quello che mi è successo, qualcosa, di questa città, mi è rimasto dentro. Mi dispiace anche per la gente che con me è stata sempre gentile e vicina alla società come lo è stata, credo, alla dirigenza successiva. 

Che rapporto ha, adesso, con il calcio?

Non voglio più saperne. E' stata una parentesi molto negativa nella mia vita. E' stato un errore, voglio scordarmelo.

Ha Lucca ha lasciato qualche amico?

Certo, penso agli amici della Buca di S.Antonio, a lei, ai suoi colleghi tra cui Pellegrini, al suo ex direttore, con me sono stati sempre corretti.

Come vanno le sue vicissitudini giudiziarie?

"E' rimasta aperta solo quella di Lucca".

Non è proprio così, ma illudersi e sperare è patrimonio insindacabile di ciascuno di noi...

Aldo Grandi