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Giovanni Valentini è tornato libero. Così può andare da un notaio con la Nice srl e annullare il contratto di compravendita delle quote societarie: "Che si dia una mossa"

01/07/2011 00:49

Dispiace. Dispiace che le persone, soprattutto quando sono nella disgrazia, dimentichino in fretta chi li ha difesi anche a dispetto dei santi. E, soprattutto, disinteressatamente. Vorremmo ricordare a Giovanni Valentini, presidente di Valore spa e arrestato per concorso in corruzione, che non siamo stati noi a metterlo agli arresti domiciliari, ma un giudice su richiesta di un magistrato tra i più preparati. Quindi se, all'uscita dall'interrogatorio, si è rifiutato persino di salutare e rispondere al saluto, forse sarà il caso che abbassi un po' le penne e ritrovi quella umiltà e quella necessaria consapevolezza per comprendere che è giunto il momento di affrontare la realtà.

La vita, purtroppo, riserva amare sorprese alle quali non si può dire di no. Si accettano e si subiscono. Punto e basta. Possibilmente con dignità e voglia di reagire. Mentre l'Architetto era in casa agli arresti domiciliari, qui a Lucca, terra di conquista, la cordata dei genovesi cui lui aveva ceduto senza tanti complimenti la Lucchese, stava seminando il caos e portando la società al suicidio. Complice, appunto, quell'accordo allucinante stipulato in tutta fretta tanto per levarsi dai coglioni il peso dell'ingombrante società rossonera. Che sciocco che è stato, dottor Valentini. Pensi se, al contrario, lei avesse fatto il possibile per dare la società a chi era lì ad implorarla di non darla ai morti di fame. Lei sarebbe, adesso, agli occhi dei lucchesi, un eroe. Invece ha preferito seguire il suo istinto, invero un po' consunto e consumato, di businessman pratese. Lei sa, infatti, come sono i pratesi? Convinti di saperne sempre più una degli altri. Peccato che a Lucca, per nostra fortuna, non siamo ancora stati colonizzati dai cinesi e, quindi, possiamo permetterci anche qualche ingenuità.

Comunque sia, adesso è finito il tempo a disposizione. Per lei così come per tutti. I genovesi hanno fatto una figura di merda che la metà basta e avanza per i prossimi dieci anni. Lei ha incassato, da questo contratto, un altrettanto micidiale colpo alla sua immagine di leader. Pare, dicono, che sia riuscito a vendere la Lucchese... gratis! Possibile? Comunque non ci interessa: adesso serve solo che lei alzi quella cornetta o accenda il suo cellulare; che, accompagnato da Fabrizio Biagioni - caro fabrizio vedi come avevamo ragione? - si rechi da un notaio dopo aver prelevato Bulleri e Gianfranceschi e qualcun altro della Nice srl e che tutti, concordemente, annullino il contratto sottoscritto. Senza penalità o conseguenze per nessuno. Solo così si potrà fare avanti qualcuno disposto a rilevare la Lucchese. Quindi, dica anche ai suoi azionisti più o meno Valor... osi, che a Lucca vogliono andare avanti con le proprie gambe, che la ringraziano per tutto quello che ha fatto - e, in particolare, non ha fatto negli ultimi mesi, dopodiché se ne torni pure a Prato che alla Lucchese ci pensano i lucchesi.

Aldo Grandi

Lucca Carta

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