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Lucchese Libertas: un occhio ai bilanci appesantiti dalla presenza dei terreni di San Donato
04/07/2011 17:46
Con due distinti articoli, nei giorni scorsi abbiamo provato ad affrontare la posizione della Nice Srl e dei suoi amministratori. Ora, cercando di venire incontro anche alle richieste di parecchi tifosi e nel nostro stile che ha sempre voluto non guardare in faccia a nessuno, proviamo a gettare un occhio sul bilancio della Lucchese Libertas 1905. Un bilancio su cui molti mugugnano anche per la presenza dei famosi, o meglio famigerati, terreni di San Donato, una presenza che ha finito per appesantire e non di poco i conti sociali.
Premessa. La Lucchese, si legge anche nella relazione allegata all'ultimo bilancio depositato e che risale al 2010, deriva tecnicamente da una fusione inversa mediante incorporazione realizzata in data 27 novembre 2009 tra la stessa Lucchese Libertas e la Società di Sviluppo Sportivo Srl che era sino ad allora socio unico del sodalizio rossonero. La fusione vera e propria ha avuto luogo nei primi mesi del 2010.
I terreni, arriviamo a uno dei punti critici, erano di proprietà della Società di Sviluppo Sportivo che dunque li ha conferiti nella Lucchese così come ha conferito il debito per un mutuo acceso con la CRLucca Pisa Livorno della durata di 3 anni per un importo pari a 1.500.000, ovvero il costo dei terreni acquistati, e con un rimborso previsto di sei rate semestrali, due delle quali, per un totale di 508.734 euro, sono come noto insolute. All'epoca della concessione del mutuo, nessuna ipoteca è stata iscritta sui terreni: sono state chieste solo fideiussioni ai soci della Lucchese che dunque, qualora la banca non venisse rimborsata dal club rossonero, vedrebbero escusse le loro garanzie.
Va subito aggiunto che la gran parte dei debiti verso banche trovano nei terreni la loro origine; come va sottolineato che, sfruttando un accordo tra ministero delle Finanze ed ABI, la Lucchese aveva ottenuto la possibilità di sospendere il pagamento delle rate in scadenza il 21 dicembre 2009 e il 21 giugno 2010.
I terreni, nell'attivo dello stato patrimoniale sono iscritti per un valore di 2.665.801 e vengono definiti come "strumentali all'attività della nostra società che intendiamo valorizzare in quanto finalizzati alla realizzazione di un progetto inerente la costruzione di impianti sportivi per i quali il relativo iter è ancora in discussione". In sostanza, si prevedeva, almeno a quel tempo, di poter costruire i campi di allenamento della Lucchese in quella zona, anche se c'erano alcuni vincoli idorogeologici che si ritenevano potessero essere superati con l'apposizione di alcune barriere particolarmente elevate. Il progetto, però, è rimasto lettera morta. il debito, invece, è rimasto.
Passiamo ad un altro dato che forse interesserà maggiormente gli sportivi: gli incassi nel campionato di Lega Pro 2 sono stati 166.195 euro, mentre l'anno prima, nei Dilettanti, erano stati pari a 164.775. Una differenza minima, almeno al botteghino. Sul fronte abbonamenti, invece, 101.159 euro in Lega Pro 2 e 42.105 nei Dilettanti.
Più che raddoppiate, invece, le sponsorizzazioni: 726.561 euro contro 345.526. Nonostante ciò, il bilancio di fine esercizio è stato in entrambi casi in perdita: 2.361.230 al 30 giugno 2010, 1.006.267 al 30 giugno 2009. Storia del resto nota per chi fa impresa con il calcio. I disavanzi, si spiega nel relazione allegata al bilancio, sono stati coperti dai due soci Valore e Cipriano Costruzioni.
Punti critici? A fronte di crediti commerciali per 110.063, ci sono debiti a breve per 1.352.631, quindi si registra un deficit netto di 1.242.568 a cui dovevano per forza fare fronte i soci con continui versamenti e/o con scoperti di conto. Sempre per quanto riguarda i terreni, acquisiti mediante fusione per incorporazione della società proprietaria degli stessi, questi hanno portato anche un aggravio della posizione finanziaria della società, in quanto hanno determinato un forte incremento dei debiti, anche a breve (+ 1.410.250, ossia + 303% circa) senza naturalmente conferire liquidità.
I progetti sui terreni, almeno per il momento, hanno prodotto solo problemi, ma va anche aggiunto che questi sono stati subordinati ad altri. E ancora più di sostanza. In altre parole la Lucchese non è andata in crisi per i terreni e basta, quanto perché il socio di maggioranza ha praticamente collassato e iniziato a non pagare né gli stipendi né, tantomeno, le rate del mutuo e gli altri debiti. Col senno di poi, comunque, l'operazione di incorporare i terreni di S. Donato è stata deleteria per la Lucchese Libertas. Zero sviluppi positivi, molte grane. E ancora più debiti.
Fabrizio Vincenti