In trecento, per le vie del centro, a gridare "Fuori la merda dalla Lucchese!": i tifosi scendono in piazza per chiedere ai genovesi di levare le tende

04/07/2011 21:59

Oltre trecento tifosi si sono ritrovati questa sera, rispondendo ad un tam tam che è corso prima di tutto via web, per manifestare la rabbia e la preoccupazione per le sorti della Lucchese Libertas, sempre più vicina al nuovo baratro della scomparsa dal calcio professionistico, a soli tre anni dal fallimento della gestione targata Fouzi Hadj.

Soprattutto giovani, ma non solo, si sono dati appuntamento in piazza San Michele, molti con la maglietta rossonera indosso, altri con bandiere usualmente utilizzate allo stadio per dare in qualche modo seguito all'incontro di ieri sera allo stadio a cui avevano partecipato Giuliano Giuliani e un po' tutta la dirigenza rossonera.

Tanti capannelli, tanta la voglia di essere aggiornati attraverso le voci che nascono e muoiono nello spazio di poche ore e, soprattutto, insopprimibile la necessità di ritrovarsi come in famiglia, fra persone che comprendono il piccolo dramma  he i tifosi stanno vivendo e che, a chi è immune dalla malattia calcistica, può sembrare incomprensile.

Verso le 21 la piazza si è progressivamente svuotata per dirigersi sotto forma di corteo in via Roma e da qui in via Fillungo, tra bandiere cori (i più gettonato è stato "via la merda dalla Lucchese") e fumogeni tra lo stupore dei turisti e lo sguardo distratto di alcuni lucchesi. Da via Fillungo il corteo si è poi snodato in via San Giorgio finendo per lambire la "Domus Aurea" del sempre più fantomatico amministratore unico della Lucchese Pino Bulleri: nessuna offesa, solo indifferenza e un coro se possibile a polmoni ancora più pieni di sostegno alla Lucchese.

Da lì il corteo, transitando sotto la sede comunale di palazzo Santini - a proposito, nessun politico presente in piazza: qualcuno nutriva dubbi? - ha concluso il suo percorso riportandosi in piazza San Michele. Ancora cori e tante facce preoccupate. La Lucchese è sul filo di lana. Ci sono pochi giorni perché tutte le tessere vadano nel loro posto. I tifosi ci sperano, ma, certo, tutto si aspettavano meno che a soli tre anni di distanza fosse necessario un nuovo corteo. L'altra volta finì male. Oggi come allora la gente rossonera è stata civile e paziente. L'epilogo, davvero, servirebbe diverso.

Gazzetta Lucchese