La Nice prova a chiedere almeno il rimborso delle spese: le utlime schermaglie

09/07/2011 19:54

La Nice, a quanto si apprende da fonti vicine ad alcuni dei rappresentanti della sempre cordata genovese, prova ad alzare il prezzo e a fare la voce grossa. In sostanza, gli attuali proprietari della Lucchese intenderebbero non cedere gratuitamente, o comunque ad un prezzo simbolico, il sodalizio rossonero, ma in cambio almeno di un rimborso spese per quanto fatto sinora.

Difficile comprendere nel dettaglio in cosa sarebbero le spese della società genovese e dei suoi collaboratori: probabilmente le spese telefoniche, di benzina e notarili. Per il resto non risultano versamenti in qualche modo a favore del sodalizio che - ricordiamo - ha potuto presentare la domanda d'iscrizione grazie ad un gruppo di tifosi mentre la cordata genovese era inutilmente impegnata a raccogliere (a credito) la fantamasgorica cifra di 32 mila euro.

Si parla anche della possibilità che l'attuale amministratore unico Pino Bulleri possa, in caso di diniego a concedere un rimborso spese, decidere di non firmare il ricorso avverso all'esclusione del campionato. In linea teorica sarebbe forse possibile perché i soci che hanno il diritto di partecipare ad un'assemblea straordinaria sono quelli che risultano in Camera di Commercio ( e dunque non ci sarebbe il tempo per registrare l'avvenuto passaggio visto che il ricorso deve essere fatto entro martedì). Per ovviare i genovesi dovrebbero delegare Giuliani nell'assemblea in grado di nominare il nuovo cda. Schermaglie, ultime carte che vengono disperatamente buttate sul tavolo per racimolare qualcosa: la Nice deve solo togliere il disturbo eventualmente dimostrando carte alla mano le spese sostenute. Poi, senza ringraziamenti, ognuno per la sua strada. 

Gazzetta Lucchese