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Ecco perché la Cipriano Costruzioni ha mollato la trattativa: cambiali in protesto per la Valore?
14/07/2011 19:37
La Lucchese è morta, lasciata morire come un cane, ma tutti coloro che l'hanno sostenuta e amata in questi tre anni di vita entusiasmante, si domandano che cosa può essere accaduto dentro le stanze dello studio notarile Domenico Costantino. Tutti sono concordi su un fatto: Giuliano Giuliani aveva trovato i 600 mila euro per la fidejussione in Lega e, inoltre, anche i soci che avrebbero assunto, chi più chi meno, l'80 per cento delle quote di Valore cedute e riprese alla Nice srl. Quest'ultima, effettivamente, chiedeva garanzie e, soprattutto, pretendeva la restituzione dell'assegfno da 600 mila euro versato a garanzia dell'acquisto delle quote dalla Valore. Ecco perché, ad un certo punto, Marco Valentini, imbeccato dal padre, è corso a prendere l'assegno ed è volato verso Lucca. Quando è arrivato, però, era troppo tardi. La seduta era stata tolta e ogni accordo saltato. Mauro Paolinelli, consulente della Cipriano Costruzioni, aveva ritenuto impossibile continuare e inaccettabile la proposta di accordo presentata dalla Valore, proposta che, secondo quanto ha dichiarato Giovanni Valentini, era stata concordata, dopo un tira e molla infinito, tra lo stesso Valentini e Ugo Giurlani.Che cosa ha impedito, quindi, a Giuliano Giuliani di far acquistare l'80 per cento delle quote all'intermediario Paolo Gianni che, a sua volta, le avrebbe girate, qualche giorno dopo, ai nuovi soci? A questo punto le voci sono discordi: la Valore sostiene di aver fatto tutto quello che era necessario, di aver rinunciato a ogni pretesa sulle quote chiedendo, però, anche di essere sollevata da ogni obbligazione per il futuro, fidejussioni comprese. Cipriano Costruzioni, al contrario, dice che l'unico sistema per concludere l'accordo era lasciare le fidejussioni prestate dalla Valore, unica garanzia visto che, qualora fossero state 'restituite' a Valentini, in caso di insolvenza a rimetterci sarebbe stata solo e soltanto la nuova società. "Il foglio inviato della Valore? - ha commentato Giuliani - Quale valore può avere vista la situazione in cui si trova l'azienda pratese?". Nessuno lo dice, ma nemmeno una promessa con tanto di giuramento da parte di Valentini avrebbe potuto cambiare le cose. Voci di corridoio dell'entourage di Cipriano Costruzioni parlano di alcuni milioni di euro di cambiali protestate alla società immobiliare pratese la scorsa settimana. Se vera, la notizia spiegherebbe, allora, il comportamento di Paolinelli, Lumini e Giuliani: il rischio di essere tirati giù dal fallimento della Valore di Prato o, comunque, di essere soggetti al rischio di un intervento del giudice fallimentare in caso di contestazione dei contratti di acquisto delle quote societarie. Giuliano Giuliani non sbaglia quando dice che la colpa è di chi ha sottoscritto il contratto di cessione delle quote dalla Valore alla Nice srl. Ma è anche vero che avrebbe potuto benissimo rischiare e tenere in vita la Lucchese, nessuno, crediamo, lo avrebbe fucilato per questo. Anzi. Mai come in questa circostanza si è formata una cotrdata di imprenditori toscani e lucchesi disposti a sborsare il denaro per l'acquisto dell'80 per cento del capitale sociale. Un'occasione perduta. Paolo Gianni, che ha pianto anche ieri mattina per questo tragico epilogo, non ha dubbi: "Nessuno ha voluto salvare la Lucchese, l'hanno lasciata morire tutti".Aldo Grandi