La Nice rinvia ogni decisione al 27 luglio: sul tavolo tre strade: ricapitalizzazione, concordato, fallimento

15/07/2011 19:30

L'assemblea dei soci della Lucchese Libertas che si è tenuta oggi e alla quale hanno partecipato solo i rappresentanti della Nice, l'avvocato Gianfranceschi e l'amministratore unico Bulleri, assente, come annunciato, il socio di minoranza Giuliano Giuliani e la "sua" Cipriano Costruzioni, ha deciso di non decidere. Ovvero di rinviare alla prossima assemblea che si terrà il 27 luglio ogni ulteriore mossa. Presenti anche i sindaci revisori.

Mercoledì 27 verrà deciso se ricapitalizzare la società esclusa dai campionati professionistici o se metterla in liquidazione attraverso il concordato preventivo o il fallimento.

Chiaro il tentativo di guadagnare tempo e verificare la possibilità di trovare qualche acquirente intenzionato ad accollarsi le passività (tante) e le attività (poche) del sodalizio rossonero che ha però tuttora una matricola è un'affiliazione alla Figc oltre che lo storico marchio. La ricapitalizzazione ad opera della Nice sembra alquanto improbabile. L'eventualità,invece, di una vendita e ricapitalizzazione di altri soggetti necessiterebbe di chiarire una volta per tutte le problematiche di natura legale emerse al momento della mancata iscrizione alla Lega Pro 1 come pure l'accollamento di una buona parte dei debiti (meno quelli verso giocatori a cui provvederanno gli organi federale attraverso l'escussione della fideiussione presentata a garanzia lo scorso anno.

La strada della messa in liquidazione sembra la più probabile: per il concordato preventivo servirà comunque un accordo a stralcio con i creditori e la domanda è la solita: chi tirerà fuori gli euro per chiudere la massa debitoria pari a qualche centinaio di migliaia di euro visto che sinora la Nice non ha scucito il becco di un quattrino? L'ultima strada, la più drammatica, prevederebbe una sorta di bis rispetto a quanto successo con la fine dell'era Fouzi Hadj.

Gazzetta Lucchese