Eziolino Capuano: "Basta con il gladiatore ora sono un kamikaze: il sindaco mandi via chi non vuole il bene della Juve Stabia e salvi questa società"

28/02/2008 15:05

Acque agitate a Castellammare di Stabia dove la crisi societaria sembra non trovare fine. Stavolta è il tecnico Eziolino Capuano a lanciare il grido di allarme per una situazione che rischia di veder scomparire il calcio professionistico dal comune campano. Capuano, come suo costume, non le manda a dire rivolgendosi direttamente al primo cittadino stabiese perché sblocchi la situazione ad ogni costo: "Ho fatto l'appello al sindaco perchè anche se ci salviamo il calcio potrebbe scomparire a Castellammare. Il calcio qui non può scomparire. La categoria va difesa a denti stretti. Adesso non sono più il gladiatore ma sono una Kamikaze. Il sindaco adesso ha il dovere di coinvolgere le forze imprenditoriali, e chi non vuole il bene della Juve Stabia deve essere mandato via da Castellammare. Non parlo solo dei soci, leggo i giornali tutti i giorni, adesso non si può più scherzare, molti ragazzini non possono andare avanti perchè non ricevono gli emolumenti."

Le voci e le cordate pronte a rimuovere la situazione di impasse in cui versano le "vespe" in questi mesi si sono sprecate. Tra i tanti nomi apparsi e poi scomparsi vi è anche quello dell'ex patron della Sangiovannese Ciancilla che è originario di quelle parti. Ma anche il suo nome è comparso e scomparso con la stessa facilità nel grande magma delle voci. La situazione societaria non è delle più rosee, sia sotto il profilo economico - per il quarto anno consecutivo è in perdita - e soprattutto dal punto di vista dell'assetto societario, dove tra cause pendenti in tribunale, pignoramenti di quote, e rivendicazioni varie il caos pare farla da vero padrone. Naturalmente, a farne le spese sono prima di tutto i tifosi e i giocatori, questi ultimi hanno dato vita a un silenzio stampa a oltranza - dopo uno sciopero poi rientrato - e da mesi attendono di ricevere gli emolumenti.

Gazzetta Lucchese