La società protesta con la Federazione e Piero Braglia avvia il ricorso

29/02/2008 08:29

La Lucchese non presenterà ricorso perché nei prossimi giorni sarà direttamente lo stesso Piero Braglia a farlo. Il tecnico maremmano ci è rimasto davvero male per la nuova squalifica rimediata sulle tribune di Gallipoli e intende muoversi in prima persona: c'è da tutelare prima di tutto la sua immagine che, in questi ultimi tempi, pare davvero essere stata presa di mira dalla classe arbitrale e, più ancora, dai vertici federali. Braglia sta attendendo di avere i referti del commissario di campo e della procura federale per poi redigere il reclamo. Il tempo non manca, visto che il campionato riprenderà solo il 9 marzo. La società ha già provveduto a inviare una lettera di protesta a firma del presidente Fouzi Hadj alla Federazione: in essa si manifesta tutta la contrarietà per un provvedimento che sa tanto di gesto punitivo senza fondamenta. Silvio Giusti, direttore sportivo rossonero, così commenta la vicenda: "Braglia vuole giustamente tutelarsi e si sente colpito anche da un punto di vista della onorabilità. Ecco perché intende soprattutto muoversi in prima persona. La società è con lui e, oltre a manifestargli tutta la vicinanza possibile, si è già attivata con una lettera del presidente ai vertici della Federazione. Non possiamo accettare di buon grado trattamenti simili". I giornalisti presenti allo stadio Antonio Bianco di Gallipoli hanno ribadito di non aver visto Braglia parlare né con la panchina né con chicchessia. Tra l'altro il vetro antisfondamento presente ai bordi del campo impediva perfino una normale conversazione tra due persone poste al di qua e al di là della barriera trasparente.

Gazzetta Lucchese