Nicola Giannecchini: "Pronto ad investire, ma il progetto deve avere una sua sotenibilità intesa come autosufficienza economica"

19/07/2011 17:47

Sveglio, caparbio, tollerante  paziente quanto basta, ma senza esagerare, simpatico, senza tanti fronzoli e tempo da perdere, Nicola Giannecchini appartiene, in un certo senso, a quella nuova generazione di imprenditori e personaggi emergenti del mondo lucchese che potrebbero contribuire, in maniera determinante, a mandare in pensione certe vecchie cariatidi, politiche e non, che non ne vogliono sapere di mollare l'osso. "Perché ho dato la mia disponibilità a sottoscrivere un cinque per cento delle quote della Lucchese? - esordisce al telefono Giannecchini - Fondamentalmente perché sia Giuliano Giuliani prima sia Riccardo Maestrelli, poi, sono, sicuramente, persone serie che hanno creibilità e che se presentano un progetto una ragione di essere l'iniziativa ce l'ha. Poi anche perché se un progetto è autosufficiente e non c'è da rimetterci, una città come Lucca non può non esprimere una società di calcio. Tuttavia è importante che il progetto abbia una sua sostenibilità economica e che non ci sia bisogno tutti gli anni di ripianare le perdite. Eccellenza o serie D? Aspettiamo a parlarne, vediamo se ci sono altri imprenditori disposti a entrare, poi valuteremo la situazione nel suo complesso".

Aldo Grandi