Enrico Castellacci: "Ottimista? Sono realista. Il compito sembrava facile perché si portava una persona di grande credibilità come Maestrelli. Se questo riuscirà a smuovere qualcosa, non lo so, però lo spero"

21/07/2011 17:17

Il professor Enrico Castellacci, quando sente parlare di Lucchese, non si tira mai indietro. Non è nel suo Dna. Per lui che, ormai, è conosciuto in tutto il mondo, il Porta Elisa e i colori rossoneri sono una parte e non la minore, della propria esperienza professionale e di vita. Elbano doc, di Portoferraio, ha scelto Lucca come base di lancio per i suoi progetti e per le sue scelte private. Così, quando un amico come Pino Vitale gli ha accennato alle intenzioni della famiglia Maestrelli, non ci ha pensato su due volte e si è gettato a capofitto nell'avventura il cui esito, però, è tutt'altro che scontato. "Ottimista? Sono realista. Il compito sembrava facile perché si portava una persona di grande credibilità come Maestrelli. Se questo riuscirà a smuovere qualcosa, non lo so, però lo spero. Quando parliamo di credibilità intendiamo un termine a 360 gradi, economica, professionale, umana, vogliamo cioè dire una persona che è anche una famiglia, quella di Maestrelli, legata profondamente a questa città. Se ci si aggiunge, poi, la credibilità tecnica di un Pino Vitale, mi sembra che il cerchio si chiuda alla grande. Tuttavia non è così facile come sembra. Vedo che le istituzioni si stanno muovendo con interesse, dall'assessore Moschini al sindaco Favilla e io sono costantemente, direi quotidianamente in contatto con loro e con i Maestrelli. Ieri ho anche sentito Cristiano. Riccardo è pronto, prontissimo, è un giovane di grande valore e iniziativa. Per Lucca questa è davvero un'occasione unica".

Aldo Grandi