Porta Elisa News
Tutte le notizie sulla Lucchese Calcio
Giuseppe Bulleri pone in liquidazione la Lucchese Libertas 1905: difficile l'ipotesi del concordato preventivo, più probabile il fallimento
27/07/2011 18:07
A pensarci bene c'è gente che passa alla storia per non aver compiuto azioni degne di questo nome, per aver salvato o contribuito a salvare e aiutare il genere umano, per la generosità dimostrata, per l'eroismo espresso nel corso della propria esistenza. Bene, Giuseppe Bulleri, amministratore della Lucchese Libertas 1905, balzato agli onori della cronmaca insieme ai suoi amici/soci della Nice srl, la cosiddetta cordata dei morti di fame, proprietario o comproprietario della Domus Romana di via Cesare Battisti, passerà alla storia per essere stato l'esecutore testamentario delle ultime volontà della gloriosa società rossonera. Infatti, alcune ore fa, lo stesso Bulleri, presso lo studio del notaio Costantino, ha posto la società rossonera in liquidazione nominando Alfredo Tofanelli, commercialista, liquidatore.
Così, per la seconda volta in tre anni, la Lucchese Libertas 1905 è morta. Sportivamente prima, economicamente, poi, Ma, c'è un ma. Questi signori, se pensano di cavarsela così, senza alcun pentimento o conseguenza, si sbagliano di grosso. Li inseguiremo, metaforicamente parlando, ovunque, fino a quando non saranno inchiodati alle loro responsabilità. E' probabile che, ora, il liquidatore proceda a una sorta di concordato preventivo, ma senza un euro in tasca, sarà dura riuscirci né sarà possibile vendere i terreni di San Donato che appartengono alla Valore e non alla Nice che, tra l'altro, verrà messa in mora proprio dalla società immobiliare di Giovanni Valentini.
Cosa accadrà? Semplice, si viaggia verso il fallimento con, probabile più che possibile, intervento della magistratura ordinaria e della Guardia di Finanza. La società di viale San Concordio, infatti, non si sa a chi appartiene. Alla Nice? No, perché non ha adempiuto a uno solo degli impegni economici assun ti verso la società immobiliare di Prato. Lo stesso assegno di 240 mila euro è ancora sotto sequestro e, a quanto pare, non si sa nemmeno se è coperto. La Valore, quindi, non ha alcuna intenzione di cedere la Lucchese a chi non ha pagato per cui muoverà azione legale nei confronti della immobiliare genovese. Quest'ultima, venuta per suonare e/o inchiappettare qualcuno, rischia di essere suonata o, al peggio, inchiappettata.
Da tutto ciò una verità emerge, chiara: il calcio, nelle serie minori, non ha futuro. A Lucca, meno che mai.