La Lucchese Libertas 1905 verso il concordato preventivo, ma con quali protagonisti?

25/07/2011 19:47

Se anche, sotto il profilo sportivo, le attenzioni sono tutte proiettate verso il tentativo di Bruno Russo e Riccardo Maestrelli di costituire una nuova società rossonera che possa approdare in serie D, resta sempre in vita, per quel che può contare e per quel che può servire, anche la Lucchese Libertas 1905 di Giovanni Valentini, Giuliano Giuliani e la Nice srl. Se, infatti, sportivamente, è stato già celebrato il funerale della società rossonera vincitrice di due campionati nelle ultime tre stagioni (sic!), economicamente c'è da vedere che fine farà il sodalizio di viale San Concordio. Tutti, a parole e a priori, rifiutano l'ipotesi del fallimento, essendo i conti della Lucchese assolutamente regolari e non essendoci un buco come quello di fouziana.

Giovanni Valentini, interpellato dieci minuti fa, fa sapere di non saperne nulla; Paolinelli, commercialista e consulente di Cipriano Costruzioni, rincara la dose dicendo di non essere a conoscenza di movimenti o azioni; Giuliano Giuliani, l'unico, dice che, se tutti sanno nulla, sarà il caso che qualcuno cominci a informarsi su cosa si dovrà fare per uscire da questa impasse. "Oltre ai 340 mila euro che ho dovuto dare alla Cassa di Risparmio - dice l'ex presidente rossonero - adesso mi aspetto una tegola da 600 mila euro da dover pagare per non aver iscritto la società. Valentini dice che non sa nulla? Beato lui, evidentemente non gliene importa più di niente. Ho letto di Gianfranceschi. Forse anche la Nice si dovrà svegliare e cercare di fare chiarezza?".

Ci sono due parole magiche che, ogni tanto, affiorano dai discorsi della gente rossonera: concordato preventivo, una delle procedure previste dal codice per evitare il fallimento di una società. Il Concordato preventivo è una procedura concorsuale, infatti, attraverso la quale l'imprenditore ricerca un accordo con i suoi creditori per non essere dichiarato fallito o comunque per cercare di superare la crisi in cui versa l'impresa. Ovvio che la scelta dovrà essere approvata dal tribunale previo esame dei requisiti in possesso di colui o coloro che chiedono di poter accedere a tale procedura. Allora, forse sarà il caso che qualcuno si dia una mossa? A cominciare, magari, da qualche creditore?

Gazzetta Lucchese