Dalla curva al campo: bomber Francesconi e un viaggio durato più di venti anni

08/08/2011 11:06

Alberto Francesconi ce l'ha fatta. Ha atteso praticamente una vita prima di vestire la maglia rossonera. Ora, alla soglia dei 41 anni, è riuscito ad arrivarre alla "sua" Lucchese. La squadra che ha sempe tifato, oltre al Torino, di cui si è innammorato da piccolo. Ma la Lucchese vuol dire gli anni della gioventù spesi in curva, in trasferta al seguito dei rossoneri. Lo scorso anno ha finito la stagione al Quarrata, una stagione minata da alcuni infortuni non gravi ma fastidiosi.

"Ce l'ho fatta - dichiara Francesconi - ma in cuor mio ho sempre sperato che prima o poi accadesse. In curva avevo il mio tamburo e seguivo la squadra anche in trasferta. La più lunga? A Sorso,in Sardegna. Ora sono qua, pronto a dare il mio contributo, consapevole che se non sarò altezza, sarò il primo io a mettermi da parte. Come vivo il momento? Con grande entusiasmo. Ci vorrà grande impegno perché ci attenderanno tutti al varco sapendo che siamo la Lucchese. Io, comunque, sono specializzato nelle ripartenze: Livorno, Viareggio e Pisa. Inizierò ad allenarmi tra un paio di giorni, appena avrò smaltito una botta alla caviglia presa in un torneo di calcetto".

Gazzetta Lucchese