Pino Bulleri, amministratore della Lucchese Libertas nonché presidente del consorzio per la tutela del Cipollotto Nocerino, non lascia, raddoppia: "Oggi a Lucca arriveranno i giocatori che parteciperanno alla terza categoria. Una simile squadra perché non dovrebbe avere un palcoscenico come il Porta Elisa?"

30/08/2011 00:34

O c'è o ci fa. Non ci sono alternative. Giuseppe Bulleri, amministratore unico della Lucchese Libertas 1905 colpita e affondata dalla cordata dei genovesi aiutata da Giovanni Valentini e dalla Valore di Prato, nonché presidente del consorzio di tutela del Cipollotto Nocerino, ha ribadito, poche ore fa, che domani ci saranno grandi novità: "Abbiamo prenotato tre settimane per il ritiro in una località della Lucchesia per la nostra comitiva guidata da Pedro Paolo Pasculli. Abbiamo già a Lucca giocatori che hanno militato in C1 e C2 e che calcheranno i terreni della terza categoria. Abbiamo anche individuato un campo sportivo dove poterci allenare. A questo punto, vorrei sapere perché la mia idea di far giocare una squadra fortissima in terza categoria debba trovare così tanta opposizione? E scusatemi, ma una squadra formata dai giocatori che scoprirete oggi, non merita, forse, un palcoscenico come il Porta Elisa pur essendo in terza categoria? Il Comune vuol far intervenire la forza pubblica? Lo faccia pure, poi, noi agiremo di conseguenza cercando di tutelare i nostri interessi. Io mi sto divertendo in questa avventura e mi muovo solo per passione, accompagnato dall'amico Montali e da altra gente che vuole, seriamente, investire sul calcio a Lucca".

Caro Giuseppe Pino Bulleri, perché non torna a fare l'agronomo tutelando, così, prodotti Dop come il Cipollotto Nocerino e lo studioso di storia dell'epoca romana autore di pubblicazioni sulle rovine di Pompei?

Gazzetta Lucchese