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"Ce la metteremo tutta": ecco la parola d'ordine tra i rossoneri
03/09/2011 01:45
Tutti sul palco e tutti emozionati. A partire dal "duro" Bruno Russo, che prima di prendere la parola, visibilmente commosso, ha dovuto attendere un po'. Ma anche gli altri non sono stati da meno, mano a mano che il sempre impeccabile speaker Enrico Turelli chiamava volti noti e meno noti della nuova società rossonera.
La nuova dirigenza, capitanata da Nicola Giannecchini, ha chiarito ancora una volta come la nuova società sia un cantiere aperto: "Abbiamo dovuto fare tutto in fretta, ma mi pare che qualche risultato lo abbiamo raggiunto. Ora si tratta di irrobustire il progetto e poi, statene certi, passeremo a tappeto l'imprenditoria lucchese perché aderisca a questa che è un'avventura solo sportiva, senza secondi fini. Dobbiamo crescere, con l'aiuto dei tifosi, e tornare dove ci compete. Un grazie speciale a Bruno Russo: non ci avesse creduto lui, non saremmo qui".
Bruno Russo, come detto, è stato il più commosso: "Già mercoledì, a Saltocchio, mi sono emozionato a vedere tanto affetto, stasera la sensazione è ancora più forte. Sapete che prima di tornare a questi colori ho girato l'Italia, ma qui sono a casa e faremo il possibile per far tornare a certi livelli il calcio lucchese".
Michele Tambellini, direttore generale del team: "E' un progetto che nasce da alcuni giovani imprenditori a cui non possiamo dire che grazie. Ai tifosi dico: stateci vicini, seguiteci perché questa può essere la volta buona per far decollare un progetto solamente calcistico e che farà leva prima di tutto sui giovani. Stiamo già tessendo rapporti con altre società della zona per allestire nella prossima stagione parecchie formazioni giovanili".
Giacomo Lazzini, trainer della formazione, ha chiesto comprensione per i tanti giovani che scenderanno in campo: "Se dovete fischiare qualcuno, fischiate me o Bruno Russo, ma vi chiedo di sostenere questi ragazzi che sono davanti ad una grande responsabilità, nonostante la giovane età. Per quanto mi riguarda, posso solo dire che daremo il 100% per il bene di questa maglia".
Capitan Vittorio Tosto ha infiammmato la piazza, forse più di tutti: "Questa gente ha subìto due umiliazioni in poco tempo, senza meritarle. Quando mi hanno proposto di tornare in rossonero e ho conosciuto questi giovani imprenditori non ci ho pensato un istante. Mi sento lucchese di adozione e i miei figli sono nati qui. Quello che vi posso dire che, come Bruno e come questi giovani imprenditori, ci metto la faccia e non ho nessuna intenzione di fare brutte figure. Questa nuova società, e Russo in particolare, forse nemmeno senza rendersene conto, ha raggiunto già obiettivi importanti come quelli di non far sparire il calcio a Lucca e di tenere aperto il Porta Elisa che per almeno 4000 bambini della zona è il luogo dove sognare di poter andare a giocare".
Gazzetta Lucchese