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Perché due stanze dello stadio alla Libertas quando tre anni fa la società di Fouzi Hadj fu buttata fuori dalla mattina alla sera?
14/10/2011 19:06
Fa tristezza a guardarla da anni desolatamente chiusa. Senza cori. Senza colori. Senza anima. Senza striscioni. Senza tifosi. E sono già passati più di tre anni dall'ultima volta che aprì i cancelli. Eppure rimane nel cuore di tutti gli sportivi rossoneri, al punto che la stessa trasmissione televisiva di Noitv dedicata alla Lucchese si chiama così. Curva Ovest. Segno che quel nome dice ancora molto ai tifosi, che dopo tante amarezze e pugni in faccia e tra le gambe non meritavano certo anche l'umiliazione che l'amministrazione comunale, o forse solo un suo tecnico, il più importante, ovvero il direttore generale Massimiliano Volpi perché ci rifiutiamo di pensare che sia opera diretta del sindaco, hanno voluto riservare concedendo un locale della curva come sede di quello che rimane della Lucchese Libertas della Nice di Cipriano Costruzioni e di Pino Bulleri.
Definire la scelta, peraltro non nota ai tifosi come pure all'assessore allo Sport Moschini (incredibile ma vero!), che sapevano solo di un magazzino (temporaneo) in curva Est, infelice è dire poco. E' incomprensibile, come hanno sottolineato alcuni esponenti dell'Fc Lucca, visto che quest'ultima società di fatto gestisce lo stadio, vi si allena, ci vive.
E la scelta, scusateci per la franchezza, si va a sommare altri fatti che non comprendiamo. Come del resto potremmo comprendere il diverso trattamento riservato alla due Lucchese Libertas nel 2008 e nel 2011 dalla stessa amministrazione comunale?
Tre anni fa, bene ricordarlo, a una società che comunque aveva speso milioni di euro negli anni e poi fatto la fine che tutti sappiamo, fu fatta sloggiare dal Porta Elisa dalla mattina alla sera. Senza tanti complimenti. Una pedata e via, altro che sede, contrattazione sui campi alternativi e manfrine varie. Fuori. Sciò. Appestati. All'orizzonte, del resto, c'era una società che davvero doveva diventare un modello. Senza considerare che nel mese di ottobre la Lucchese Libertas era già fallita.
Quest'anno non tira la solita aria. Di azioni giudiziarie non ne sentiamo parlare, il concordato preventivo, per ora, ha da venire nonostante i debiti: se ne parla da mesi però e, almeno salverebbe la società soddisfacendo in parte i creditori.
Il Comune, da sottolineare per i distratti la stessa amministrazione del 2008, ha impiegato tra balletti e rimpalli circa un mese per assegnare lo stadio alla nuova società rossonera, ovviamente usando il massimo della comprensione, ci mancherebbe, verso la Libertas. Il direttore generale Volpi, che condusse le trattative, cercò una strada morbida, in sostanza. Tanto morbida da lasciare, lo scopriamo ora, anche due locali, fatto anomalo per le squadre in terza categoria, alla vecchia, cara Libertas. Già, si chiama proprio come tre anni fa e ha lo stesso marchio? Cos'è cambiato? Qualcosa ci dev'essere sfuggito.
Fabrizio Vincenti