Bulleri: "La prima della Lucchese Libertas sarà una gara di solidarietà. Il marchio Lucchese Libertas 1905? Non lo venderemo, certo, a Giannecchini"

14/10/2011 19:05

La dirigenza della Lucchese Libertas 1905 ha deciso di devolvere in beneficenza l’incasso della prima gara interna di campionato che si disputerà domani presso lo Stadio di Porcari. Destinataria della beneficenza sarà la Comunità di Sant’Egidio con sede a Lucca in via Sant’Andrea (presso l’omonima Chiesa) che da anni si prodiga a favore dei poveri.

L’intero incasso sarà consegnato durante l’intervallo tra il primo e il secondo tempo direttamente nelle mani del presidente Lino Paoli che assisterà personalmente all’incontro. "E’ un primo atto - spiega Giuseppe Bulleri amministratore - che intende testimoniare l’impegno della Lucchese Libertas proiettato in un ampio programma, inteso a promuovere azioni a favore del territorio che vanno ben oltre l’ambito calcistico. Dopo le ben note vicende, domani la nostra squadra debutterà in quello che sarà il suo stadio per l’intero campionato. Finalmente saremo in grado di fare scendere in campo un organico competitivo: bisogna infatti tenere conto che negli ultimi due mesi abbiamo dovuto allestire e tenere all’erta tre formazioni diverse, per essere pronti a partecipare alla categoria che la Federazione ci avrebbe assegnata. Con l’occasione desideriamo stigmatizzare il recente episodio del Porta Elisa, che alcuni mass-media hanno inopinatamente amplificato come un motivo di scontro con la Lucca FC, siamo certi invece che si è verificato un inconveniente dovuto ad una incompleta informazione tra le parti e il Comune".

"Non è nel nostro stile - conclude Bulleri - innescare sterili polemiche, ma in merito a possibili operazioni di mercato avvertiamo la necessità di  precisare che l’emblema della Lucchese Libertas non è in vendita, anche se il giorno 8 di agosto ci sono pervenute nell’arco di un’ora tre richieste da persone che oggi dichiarano il contrario. E’ assolutamente indegno ipotizzare l’acquisto presso le aule dei tribunali, qualche tempo fa era un’onta grave pensare ad un fallimento, oggi lo si auspica pur di raggiungere fini demagogici e opportunistici. Solo chi ha una storia può capirne il valore e sacrificarsi per onorarla".