Domenica, per favore, non chiamiamolo derby

24/11/2011 10:08

Per favore, non chiamatelo derby! Il match di domenica prossima contro il Pisa Sc, con il passare dei giorni, sta assumendo un significato che non gli appartiene. Da più parti si sta usando, con una certa superficialità a nostro avviso, il termine derby, anche giocando sull'equivoco dello scontro tra rossoneri e nerazzurri e, in qualche modo, richiamando la madre di tutte le partite per qualunque tifoso rossonero. Ma in questo caso, parlare di derby è davvero una forzatura.

A meno che non si parta dal presupposto che per i rossoneri, quest'anno, sono tutti derby visto che sono destinati ad incontrare squadre esclusivamente toscane.Il match di domenica è, appunto, uno dei tanti di questo campionato da vivere con dignità e serenità in attesa di tempi migliore. Nulla di più. E del resto il Pisa Sc è soltanto la squadra che gioca a San Giuliano Terme dove milita un ex rossonero. Il Pisa "vero" è in Lega Pro 1 e, prima e poi, lo ritroveremo gustandoci tutti la solita scarica di adrenalina che parte giorni prima e termina la settimana dopo.

La storia è una ruota e anche chi tifa al di là del Foro ha dovuto ingollare questo amaro calice come pure, bene ricordarlo, il Livorno. Punto e basta. Bene ha fatto la società a riconfermare anche il terzo tempo nonostante qualche mugugno di alcuni tifosi: oltretutto, quella del terzo tempo, a nostro avviso, è una strada senza ritorno, nel senso che dev'essere riproposta in ogni circostanza, condizioni atmosferiche e ordine pubblico permettendo. Altrimenti è troppo facile festeggiare con chi ci è simpatico o dista centinaia di chilometri da Lucca. Ma domenica, per favore, non chiamiamolo derby.

Fabrizio Vincenti