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"Il derby di domenica prossima? E' la Carrarese che non vuole ospitare la gara". Intervista a Nicola Benedetti, segretario della Massese calcio
10/03/2008 15:43
Il luogo dove verrà disputato l'atteso derby tra Massese-Lucchese sta
divenendo un vero e proprio mistero. Dopo che, venerdì
scorso, l'Osservatorio per le manifestazione sportive aveva, su
consiglio del prefetto di Massa e Carrara, individuato lo stadio dei
"Marmi" di Carrara come l'impianto idoneo per far svolgere il derby è
partito una sorta di contrordine. La Carrarese - che gestisce in prima
persona l'impianto e non lo ha in comodato dal comune - ha detto no. Loro, di vedere ancora una volta - questo
anno è successo già dieci volte - lo stadio di casa in mano ai "cugini"
di Massa non ne vogliono più sapere. Probabile che sulla decisione
pesino difficoltà ambientali, è di oggi la decisione dell'esonero del
tecnico Loris Beoni, e lo stato, abbastanza disastrato, del terreno di
gioco. Ma, soprattutto, il clima generale. Che è tutt'altro che
tranquillo. Fatto sta, che con tanto di lettera ufficiale spedita
alla Massese calcio, hanno negato il permesso. E la Massese si è
trovata di nuovo la patata bollente in mano, come ci dichiara il
segretario della società apuana Nicola Benedetti: "Per noi è stato un
fulmine a ciel sereno. La decisione dell'Osservatorio era maturata
proprio perché pareva ci fossero tutte le condizioni per far disputare
la gara a Carrara, compresa, ovviamente, la disponibilità della società
gialloblù. Poi, il dietrofront che ci spiazzato e sorpreso".
Tra le ragioni del dietrofront si fa riferimento a motivi
ambientali, tra cui il rischio di incidenti, perché sia i tifosi
della Massese che della Lucchese non sarebbero graditi a Carrara.
"Mi sembra quantomeno singolare la cosa. Abbiamo già giocato dieci
gare a Carrara e di problemi nemmeno l'ombra. Con le nuove disposizioni
in materia di ordine pubblico negli stadi mi pare proprio non ci siano
rischi di questo genere. E comunque, nei primi contatti con la Carrarese,
questa eventualità non era stata ventilata".
Nella determinazione dell'Osservatorio relativa al campo
neutro di Carrara si parla anche di valutare la possibilità di vendita
singola dei biglietti e di incedibilità degli stessi.
"Sì, ho letto anche io. Ma a noi, per il momento, non è stata
data alcuna indicazione. Peraltro, visto i buoni rapporti tra le
due tifoserie mi sembrerebbe un provvedimento forse eccessivo".
Qual'è la posizione della Massese, che proponete di fare per domenica, insomma?
"A nostro avviso ci sono due soluzioni e soltanto due. O ci
concedono lo stadio di Carrara come lo stesso Osservatorio ha proposto
e, a questo punto non escludo provvedimenti dall'alto che sblocchino la
situazione; oppure chiediamo che la gara venga giocata a Massa. In quel
caso, metteremmo a disposizione dei tifosi rossoneri il quantitativo di
biglietti minimo previsto dai regolamenti della Lega di serie C, ovvero
ottocento biglietti. Altre soluzioni non le vogliamo nemmeno prendere
in considerazione".
Voi quale soluzione preferireste e quando pensa se ne saprà di più?
"Personalmente mi auguro si riesca a giocare a Carrara per
consentire il maggiore afflusso possibile di pubblico, anche
ospite, visto che lo stadio di Massa, con i suoi duemila posti
disponibili, è inadeguato per una gara del genere. I tempi? Difficile
dirlo. Siamo anche noi in attesa, ma certo, anche per tutti gli
adempimenti di carattere organizzativo da fare, ci auguriamo che
entro mercoledì al massimo si trovi una soluzione".
Fabrizio Vincenti