Bolognesi fa il pompiere: "Casapieri ha margini di miglioramento e sta facendo bene, ma non carichiamolo di eccessiva pressione"

09/01/2012 19:32

Moreno Bolognesi, preparatore dei portieri rossoneri, fa il pompiere e cerca in tutti i modi di fra star tranquillo Leandro Casapieri. "Mi dite che Leandro sembra un veterano, e per certi versi sono d'accordo anch'io ma ciò che mi interessa di più è che il nostro portiere non senta la pressione e continui a divertirsi come ha sempre fatto, altrimenti le sue prestazioni non saranno quelle degli ultimi tempi. Proprio di questo ho parlato poco fa con Casapieri, perché ricordiamo che ha soltanto 17 anni ed è ovvio che senta un po' di pressione. Il ragazzo deve rimanere spensierato dimostrando sempre la sua grande personalità".

Anche ieri nella partita di Montecalvoli ha salvato il risultato.
"Vero, sta migliorando allenamento dopo allenamento e sono contento che la società creda nelle sue qualità e abbia una buona considerazione di lui. Va detto che quando arrivò nel ritiro precampionato mi accorsi subito che aveva delle buone basi, anche perché ha avuto modo di lavorare con un preparatore dei portieri molto esperto come Gianpaolo Pinna. È chiaro poi che i risultati della squadra e le sue prestazioni siano andati di pari passo e questo mi rende molto orgoglioso".

È giusto parlare anche di Dell'Ovo e Mugnaini.
"Per quanto riguarda Marco devo dire che è un bravissimo ragazzo e sono dispiaciuto perché finora non ha trovato il giusto spazio, ma è stato penalizzato anche dal fatto degli under che ci devono essere in campo. Comunque durante gli allenamenti si allena con grande voglia e spirito di sacrificio e di questo lo ringrazio. Un portiere si deve far sempre trovar pronto per ogni evenienza. Per quanto riguarda Mugnaini, non ho problemi a sottolineare che questa è stata una scommessa del nostro direttore Bruno Russo che ho avallato molto volentieri anche perché Vezzio ha un gran fisico".

Che tipo di lavoro sta facendo con i suoi portieri?
"Con il fatto che giochiamo ogni tre giorni, con Casapieri e Dell'Ovo faccio un lavoro basato principalmente sulla rapidità, ma ogni 15 giorni ci concentriamo sulla forza. Casapieri e Dell'Ovo sono portieri che se la cavano abbastanza bene in ogni esercizio che gli propongo ma è ovvio che devono migliorare. Mentre per Mugnaini faccio un lavoro sia di rapidità ma anche di tecnica del portiere".

Come definirebbe il suo portiere ideale?
"Non sono uno che si strappa i capelli se non ha alle sue dipendenze un portiere di 190 cm. Un portiere deve avere personalità e lasciare da parte la paura di sbagliare. Il consiglio che do sempre ai miei ragazzi è quello di attaccare la palla e di fare le bisettrici giuste".

Il suo lavoro la riempie di orgoglio?
"Senza dubbio. L'ho già ripetuto in tempi non sospetti: essendo lucchese, lavorare nella squadra della mia città, è il massimo. Inoltre ho trovato una società che apprezza ciò che sto facendo. Il nostro obiettivo è quello di provare a vincere il più possibile e poi vedremo quello che verrà fuori il prossimo anno. Adesso conta soltanto il presente".

Ci toglie una curiosità: come vive il prepartita Casapieri?
"Durante il riscaldamento è piuttosto teso e con una battuta cerco di sdrammatizzare. Da portiere ero uno che quando entravo dentro lo spogliatoio prima della partita non volevo che volasse nemmeno una mosca per raccogliere la concentrazione giusta. Ognuno ha il suo metodo. Leandro scioglie la tensione soltanto all'inizio della gara".

E lei come vive la partita?
"È dura viverla dalla tribuna senza fare niente. Ho sempre il timore che il mio portiere possa sbagliare e questo mi dispiacerebbe per lui perché non se lo meriterebbe per come si allena e per quanto ci tiene alle cose che fa".

Diego Checchi