Da Genova, per salutare Renzetti. Il viaggio di un compagno di classe di Francesco all'allenamento della Lucchese

13/03/2008 17:09

Centoquaranta chilometri per vedere in allenamento un amico di scuola. E' quello che ha fatto Davide Garbardella di Genova (ma che ora risiede a La Spezia) compagno di scuola di Francesco Renzetti che oggi pomeriggio è giunto sino al Porta Elisa solo per fare un saluto all'amico Francesco: " Se lo merita - ci dice Davide - è un ragazzo d'oro ed è sempre stato uno con i piedi in terra. Anche alle superiori studiava sodo e, a differenza della maggioranza dei giovani calciatori, se la cavava bene anche sui libri". Sono tanti gli aneddoti su Renzetti in versione genovese che Davide si ricorda, a partire da come batteva le punizioni: "Io ho sempre giocato a rugby - ora è in serie C allo Spezia ndr - e perciò molte volte mi mettevano in porta come succede ai più scarsi. Lui, Francesco, mi diceva "mettiti sotto quel palo tanto tiro da quella parte". E regolarmente la palla finiva nell'angolino indicato da lui. Imparabilmente. Ma non è tutto: Francesco spesso calciava quei tiri con i palloni da basket. Hai presente quanto pesino? Eppure, nonostante fosse mingherlino più di ora, calciava con grande violenza".

Davide, che a fine allenamento si è abbracciato con Francesco, fa una promessa: una mano al suo compagno di scuola gliela darà dalle tribune. E contro il Potenza sarà, insieme ad altri due-tre compagni di classe, sui gradoni del Porta Elisa a tifare Renzetti, a tifare Lucchese.

Gazzetta Lucchese