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Braglia: "La Massese č un collettivo di prim'ordine. Non sono d'accordo con chi pensa che siano in disarmo"
14/03/2008 16:25
Altro giro altra corsa. Sulla tabella di marcia dei Braglia
Boys c'è la tappa di Massa, partita che assume un'importanza del tutto
particolare, dopo il pareggio di una settimana fa con la Juve Stabia e,
soprattutto, visto l'esito della gara di andata, quando i bianconeri
vennero a Lucca e s'imposero per due reti a zero. "Io dico che quella
con la Massese sarà una partita molto difficile - esordisce Piero
Braglia - Questo non è assolutamente un ragionamento retorico, anche se
lo ripeto prima di ogni partita. Lo dico perchè è quello che penso".
Ricorda la partita dell'andata? La Lucchese perse malamente, ma, da
quella sfida, partì la vera stagione rossonera. Si aspetta che quel
periodo di imbattibilità, di buoni risultati e bel gioco riprenda
proprio contro la Massese? "All'andata rimasi positivamente
impressionato dal modo di giocare della Massese. Si vedeva che era una
squadra ben messa in campo, con delle ottime individualità e che non
lasciava nulla al caso. Mi riferisco soprattutto ai movimenti in campo,
alla grinta che mettevano su ogni pallone e alla loro presenza in ogni
parte del terreno di gioco. Non sono d'accordo con chi dice che la
Massese di oggi è tutt'altra cosa, rispetto a quella del girone
d'andata. Certo, avranno anche dato via qualche pezzo pregiato, al
mercato di gennaio, ma, ultimamente, i bianconeri hanno comunque fatto
dei buoni risultati. Basti vedere la sconfitta che hanno rimediato a
Crotone, quando erano andati in vantaggio per uno a zero; oppure il
pareggio di Pistoia, che reputo un campo a dir poco impegnativo. La
Massese, oggi, è un collettivo che può vantare un reparto d'attacco di
prim'ordine, oltre che a qualche buon giocatore sulla linea dei
centrocampisti". Non ci sono novità neanche per quanto riguarda gli
acciaccati. Fermi per precauzione ci sono ancora i due terminali
offensivi, Giglio e Guariniello, mentre anche Scalise, ieri, è rimasto
per precauzione a riposo a riposo. "Sia Giglio che Guariniello, oggi,
faranno lavoro a parte. Probabilmente anche Scalise, che ieri non ha
preso parte alla partitella fra noi, starà fermo. In ogni caso, per
quanto riguarda questi giocatori, decideremo domani il da farsi". Il
tormentone, oramai, è rappresentato dalle condizioni fisiche dell'ormai
rientrato in gruppo Morello. Durante la settimana, il difensore
dimostra notevoli miglioramenti e, ne siamo certi, gli ultimi elogi di
mister Braglia, gli avranno sicuramente fatto piacere. "Ma io li
ripeto: Morello è un elemento di questo spogliatoio che arricchisce
tutti noi. Io lo sto aspettando e, forse, già dalla prossima settimana,
prenderò in considerazione l'ipotesi di schierarlo in campo. Ad oggi
Morello non è al cento per cento, ma quando lo sarà un posto in difesa
sarà senz'altro suo". Parli di Massese e subito ti vengono in mente i
due ex, che militano fra i rossoneri, Cangi e Bonatti. Il più
sacrificato, in questo momento, sembra essere proprio Matteo Bonatti.
"A me dispiace moltissimo per questo ragazzo - confessa Piero Braglia -
Matteo è un bravo ragazzo, corretto con me e con i compagni. Un
giocatore ed una persona su cui si può contare. Ma io ho fatto delle
scelte e lui le ha capite con serenità". Un ultimo ragionamento
sull'eventualità di giocare il derby con la Massese a porte chiuse. "A
me personalmente non piace giocare senza pubblico. Il calcio, a porte
chiuse, non è calcio. Io dico solo una cosa, tanto, poi, fanno come gli
pare: lo Stato, in questi frangenti, non dimostra la sua forza, bensì
la sua debolezza. Non esiste al mondo che venti persone penalizzino
ottocento tifosi corretti e civili come i nostri".
Daniele Zichella