Faggioli all'uccelletto? No grazie. La Lucchese Libertas 1905 è, finalmente, fallita. Andrea Murri nominato curatore

12/03/2012 22:28

Lo avevamo annunciato, in anteprima proprio ieri, subito dopo la fine della partita al Porta Elisa giocata e vinta dalla Fc Lucca. Qualche tifoso, avvicinandoci, tra l'altro ci aveva anche chiesto come mai, fino ad oggi, nessuno si fosse degnato di far fallire quella sottospecie di carrozzone privo di senso che, per mesi ha tenuto in scacco i sentimenti di migliaia di supporters rossoneri. Abbiamo risposto che era, ormai, solo questione di giorni se non, addirittura, di ore. E' vero, lo avevamo già detto altre volte, ma questa è quella definitiva. Si chiude, finalmente, il sipario su una delle vicende più vergognose degli ultimi anni di calcio a Lucca e non solo. Fino all'ultimo i Faggioli Covili e i Montali, i Gallo e tutta la loro corte di servi sciocchi hanno provato a essere ripescati grazie alle amicizie romane senza, per fortuna, riuscirci. Non solo. Avevano dato il via alla Terza categoria convocando gente da Napoli per far vedere che loro potevano fare ciò che volevano, salvo, poi, una quindicina di giorni fa e anche più, spedire tutti a casa per non dover pagare i costi dell'albergo e tutto il resto.

Sul quotidiano gemello La Gazzetta di Lucca abbiamo, volutamente, pubblicato il filmato che appare da mesi su Youtube sulla figura che questo Covili Faggioli fa davanti ai tifosi infericiti del Piacenza. Se ascoltate con pazienza il dialogo, vi accorgerete che il tifoso del Piacenza dice a chiare lettere che lì, a Piacenza, non è come a Lucca. Già, però qualcuno, da quelle parti, dovrebbe ringraziare i Tronchetti e i Grandi - e lo ha già fatto - per aver dato dimostrazione di come, nonostante tutta lo squallore e la falsità che girano in questo ambiente, c'è ancora chi prova a distinguerla dalle persone per bene.

Il giudice ha nominato il curatore fallimentare nella persona di un libero professionista di Viareggio, Andrea Murri. Adesso partirà anche l'inchiesta per il reato di bancarotta fraudolenta in concorso e i Valentini e tutti gli altri, Giuliani, purtroppo, compreso, dovranno spiegare che cosa è accaduto in quei mesi in cui tutto sembrava dover andare in un certo modo e, invece, così non è stato. Noi ci domandiamo come sia stato possibile atrtendere così tanto prima di decretare il fallimento di una società che, ormai, non aveva più niente, nemmeno un euro di capitale sociale. Gli 800 mila euro che i Gallo, i Montali e i Covili Faggioli avevano sborsato per acquistare le quote di Valentini erano solo e soltanto carta straccia e non c'era nulla di solido dietro.

Eppure, eppure questi signori vantavano e con loro, per fortuna che, poi, se ne è andato, un nostro concittadino, crediti in Lega per 600 mila euro, ma sarebbe bastato recarsi in Lega o anche solo telefonare per scoprire che non era vero e che, i pochi soldi rimasti a disposizione, a malapena superavano i centomila euro e una parte dei quali è già stata incassata da Covili e Faggioli insieme. Poi, meglio tardi che mai, anche a Via Galli Tassi si sono dati una mossa e, così, è arrivata la sentenza di fallimento. Un buco di oltre 1 milione 600 mila euro, neanche tanto, tutto sommato, sei decreti ingiuntivi uno dei quali è del dottor Paolinelli, il commercialista di Giuliano Giuliani e colui che, all'epoca, sconsigliò lo stesso ad andare avanti nell'impresa. Poi c'è anche un decreto ingiuntivo dell'avvocato Grassani che, a quanto pare, deve avere dei soldi dalla Lucchese Libertas di Giuliani e Valentini, ma quesi soldi non li ha avuti. Chiariamo una cosa: di Faggioli e Covili non ne vogliamo più sapere, ma non ci vengano a prendere per il sedere dicendoci che è tutta colpa loro. Gente state alla finestra, il bello deve ancora venire.