Mister Innocenti si presenta: "Di nuovo a Lucca per contribuire a portare questa squadra più in alto possibile"

04/04/2012 08:02

Come da noi largamente anticipato, Duccio Innocenti è diventato l'allenatore in Seconda dell'Fc Lucca e oggi ha svolto il suo primo allenamento sul campo insieme al mister Giacomo Lazzini e al preparatore atletico Riccardo Guidi. Al termine dell'allenamento lo abbiamo voluto sentire su questa sua scelta di accettare il progetto rossonero ma soprattutto sulla sua voglia di fare l'allenatore: "Questa opportunità è stata inaspettata - ha affermato l'ex difensore di Bari, Vicenza, Pistoiese, etc, etc - e soprattutto mi ha affascinato il fatto di poter venire a lavorare di nuovo qui a Lucca e contribuire a portare questa squadra il più in alto possibile".

Per quale motivo ha deciso di accettare la proposta di Bruno Russo?
"Innanzitutto perchè ho capito che questo è un progetto serio e poi perchè in me stesso c'era la voglia di provare a fare l'allenatore e di vedere se sono portato per questo mestiere. Fino ad ora ho allenato ragazzi del 1999 in una società di Prato, ma qui, ovviamente, è tutto diverso e il mio augurio era quello di trovare qualcosa di più importante sotto l'aspetto lavorativo e questa è la cosa migliore per poter iniziare a lavorare in un certo modo".

Che cosa farà durante gli allenamenti?
"Il mio sarà un lavoro concordato con il mister ma penso di potermi occupare della fase difensiva della squadra e soprattutto di far crescere i tanti ragazzi giovani a livello tecnico".

Ha seguito la squadra in queste ultime gare?
"Sì l'ho fatto e mi sono reso conto che questa è una formazione molto importante e che potrà fare bene anche in futuro".

Per quale motivo ha deciso di smettere di giocare due stagioni fa?
"Fondamentalmente perchè non ho trovato le situazioni che mi piacevano e allora ho deciso di dire basta. Dopo l'avventura di Pistoia ho messo un punto alla mia carriera da calciatore e lo scorso anno ho conseguito il corso per il patentino di allenatore di terza categoria".

Diego Checchi