Porta Elisa News
Tutte le notizie sulla Lucchese Calcio
Hadj a muso duro: "Hanno superato la linea rossa: andrò di persona in Lega. Qui bisogna farsi lupi altrimenti ci sbranano"
19/03/2008 08:18
Fouzi Hadj ha davvero perso la pazienza. Chi si immaginava
che lo sfogo, peraltro molto civile avuto a Massa, fosse una reazione a
caldo si sbagliava. Per il plenipotenziario rossonero, quanto successo
agli "Oliveti" è stata la classica goccia che fa traboccare il vaso.
Alla ripresa della preparazione il primo pensiero è andato alla squadra
che ha ricevuto la sua visita sui campi dell'acquedotto. Riuniti tutti
intorno al presidente, i giocatori rossoneri sono stati tenuti a
rapporto per qualche minuto durante i quali Hadj ha ripetuto loro
quanto creda nelle risorse tecniche e morali del gruppo: "Sono
orgoglioso di loro e ho voluto dirglielo di persona. Poi mi sono
sentito in dovere di metterli al corrente di quello che intendo fare
dopo domenica scorsa".
Insomma presidente, il rammarico per Massa è ancora vivo.
"Parliamo di nausea, è un'espressione che più si adatta al mio
stato d'animo. E non è la prima domenica, sono davvero troppe le gare in
cui vengono inviate persone incompetenti a dirigerle. Ma la pazienza ha un
limite: è stata superara la linea rossa. Ora bisogna reagire. Del resto,
passatemi il termine, a essere buoni si passa, alla fine, per coglioni.
Qui se non ci facciamo a nostra volta lupi ci sbranano. ".
Sappiamo che ha inviato una lettera alla Lega, con tanto di filmati allegati, pensa possa servire o ha in mente altro?
"La lettera era un passo formale inevitabile visto il ripetersi
delle situazioni sfavorevoli, ma voglio andare direttamente in Lega già
in questa settimana per dire le cose come stanno dal vivo. E ho
intenzione di fare qualche altra iniziativa prima della gara con il
Potenza. E' nostro sacrosanto diritto difendersi. Del resto chi ci sta
tutelando? Nessuno. E ora, con le squalifiche di Gazzoli e Scalise,
sono curioso di vedere se oltre a noi pagherà anche l'arbitro. Ma sono
pessimista su questo punto".
In che senso?
"Nel senso che questo è il sistema, funziona così, e i suoi vertici
sono i soliti di
sempre. Di quale trasparenza e di quale equità si può parlare in queste
condizioni? Il problema è che poi a ripianare i debiti della società ci
sono io, non chi ci penalizza domenicalmente. E poi parlavano di
Moggi...".
Letta così sembrerebbe un destino segnato il nostro, sportivamente parlando.
"Sono indubbiamente pessimista sulla capacità del calcio di
rigenerarsi, ma la fiducia che noi si esca vincitori c'è sempre. In
questo senso sono ottimista, perché abbiamo i mezzi per farcela, il nostro è un
gruppo di grandissimo spessore. Dobbiamo solo tornare a essere un po'
più cinici, come lo siamo stati nei mesi di novembre e dicembre,
dobbiamo ritrovare la capacità di chiudere le partite. A quel punto,
non ce ne è per nessuno".
Sabato intanto cui attende un impegno in un orario particolare.
"Torniamo al discorso di prima, ormai ci hanno preso come cavie -
dice sorridendo - sia per gli arbitri che per questi nuovi orari.
Abbiamo accettato di buon grado sapendo che ne poteva derivare un
beneficio per tutto il movimento calcistico della serie C. Io,
personalmente, sono aperto a tutte le innovazioni e al dialogo e
l'ipotesi del presidente Macalli l'ho accettata. Ma mi è parsa giungere
in un momento non ideale. Forse, sarebbe stato meglio ipotizzarla in
pieno inverno. In ogni caso proviamola, fermo restando che qualche
disagio per i tifosi, la società e la stessa squadra che gioca prima
delle altre mi pare siano evidenti".
Fabrizio Vincenti