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Quironi ci mette la faccia: "Fidatevi di Bruno Russo"

26/04/2012 12:02

"Fidatevi di Bruno Russo". È l'appello che Davide Quironi fa alla città, alle istituzioni e agli imprenditori locali. L'ex preparatore dei portieri rossonero proprio ieri ha vinto il campionato di Lega pro 1 con la Ternana andando in Serie B. Ne abbiamo approfittato per parlare con lui e fare una chiacchierata a 360° toccando i tasti più dolenti per quanto riguarda Lucca e la nuova società rossonera.

Come si sta dopo aver vinto il campionato a Terni?
"Bene, sono a casa e mi sto godendo questo capolavoro. Ieri è stata una festa molto bella perchè dopo la nostra vittoria contro la Reggiana abbiamo dovuto attendere sette minuti per capire il risultato del Carpi e in seguito è scoppiata la festa. Siamo stati dentro lo stadio fino alle 18.00 con circa 10.000 tifosi, abbiamo preso il pullman e siamo andati in giro per la città. Per quanto mi riguarda conoscevo già queste sensazioni anche perchè con la stessa Ternana avevo vinto due campionati da giocatore, anche se questo lo sento più mio perchè da allenatore dei portieri sono riuscito a fare un buon lavoro. Abbiamo subito soltanto 18 gol e questo mi riempie di orgoglio".

Qual è il vostro prossimo obiettivo?
"Vincere la Supercoppa di Lega Pro per finire una stagione che è stata da incorniciare. Vorrei ricordare che ad agosto la Ternana ha usufruito del ripescaggio, altrimenti avremmo dovuto giocare in Lega Pro 2".

Rimarrà a Terni oppure no?
"Non lo so, sono nello staff di Domenico Toscano quindi dovrà decidere lui anche per me. Penso che molto presto la società e il mister si siederanno attorno a un tavolo e discuteranno del futuro. A me piacerebbe rimanere a Terni perchè so quanto ci vogliono bene queste persone, ma nel calcio può succedere tutto il contrario di tutto e quindi non mi voglio sbilanciare".

Lei è tornato nel grande calcio?
"È vero, ho fatto questo sacrificio per rimettermi in gioco e ho deciso di andare lontano dalla famiglia perchè ho reputato che fosse l'ultima occasione giusta per poter spiccare il volo e sono stato ripagato dai tanti sacrifici che ho fatto negli ultimi anni".

Parliamo dell'Fc Lucca, o come la chiama lei, la Lucchese.
"Lo faccio molto volentieri e vi dico che mi sento quotidianamente con Bruno Russo e so come sono andate tutte le dinamiche. Se esiste il calcio a Lucca il 70 per cento del merito è suo. Ha creduto in questo progetto e all'inizio ho anche avuto modo di condividerlo perchè non avevo ancora deciso di andare alla Ternana. Quello della Lucchese è un progetto giovane che mira a riportare la Lucchese nei professionisti al più presto".

Che cosa ne pensa della vicenda di Lazzini?
"Innanzi tutto voglio fare i complimenti al mister perchè ha lavorato bene sotto tutti i punti di vista, ma conosco Russo e se a lui non va bene una cosa te la dice in faccia, rischiando a volte di ferirti, ma lo fa solo ed esclusivamente per il bene rossonero".

Provi a fare un identikit del nuovo allenatore rossonero.
"Deve essere un amante del lavoro, uno che sa spiegare ai giovani ciò che devono fare, che stia 24 ore su 24 a pensare al calcio e alla Lucchese. Non voglio fare nomi perchè non saprei cosa dire, ma l'identikit è questo".

Ci può fare un identikit di Russo?
"Ho avuto modo di lavorarci assieme nel Castelnuovo e lo rifarei volentieri perchè con lui il dialogo è sempre aperto. A volte ci puoi andare allo scontro, ma ogni situazione è fatta in funzione dell'obiettivo che si vuole raggiungere. A volte Bruno può sembrare un "orso", ma lui è così...".

Secondo lei perchè la buona parte degli imprenditori lucchesi non si avvicinano al calcio rossonero?
"Da una parte capisco il loro atteggiamento. La Lucchese proviene da due fallimenti in tre anni e quindi un imprenditore, prima di entrare nel calcio, ci pensa molte volte. Vi faccio un esempio: a dicembre con Giuliani e Valentini era tutto rose e fiori, poi invece è andata come è andata. In questo caso è giusto fidarsi di Bruno Russo e di questi imprenditori che hanno rivoluto il calcio a Lucca. Li ho conosciuti e sono persone serie, quindi vanno aiutati".

Si riferisce anche all'amministrazione comunale?
"Soprattutto a loro. Tra un po' ci saranno le elezioni e spero che il tema Lucchese venga preso in grande considerazione".

Chiudiamo con una domanda un po' scontata. Ma lei tornerà in rossonero prima o poi?
"Certo. Mi piacerebbe riportare la Lucchese dove l'ho lasciata da calciatore e cioè in Serie B".

Diego Checchi

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