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In ricordo di Claudio e Alessandro, a dieci anni dalla morte
11/05/2012 18:41
Dieci anni fa, sabato undici maggio 2002, erano circa le ore 19.00 di una soleggiata e limpida giornata, terminava nel pieno della loro esuberanza giovanile la vita terrena di Claudio e Alessandro. Travolti da un ubriaco mentre attraversavano la circonvallazione sulle strisce pedonali nei pressi dello stadio.
Per la gente quell'episodio è ormai caduto nel dimenticatoio, resta un ricordo sbiadito, per noi che siamo rimasti, quella tragedia è come se fosse successa ieri.
Ci può capire, molto probabilmente, solo chi ha subito tragedie simili. Da quel giorno la nostra vita è profondamente cambiata. Un dramma devastante che ci porta a perseguire obiettivi che forse, anzi senza il forze, mai avremmo cercato di raggiungere (l'impegno della famiglia nell'associazione che porta il nome di Claudio; il mio impegno nelle scuole per promuovere la sicurezza stradale e nella politica al servizio dei cittadini; l'impegno della famiglia Colibazzi nel sociale).
Ogni giorno leggiamo sui giornali tragedie simili, ma da allora ancora poco è stato fatto da chi governa questo paese. Sia che si tratti del centrosinistra che del centrodestra. I buoni propositi ci sono solo a parole, fatti pochi. Solo quando avvengono tragedie che "colpiscono" c'è lo ricordiamo, poi, dopo pochi giorni segue il tram tram quotidiano.
Per noi che siamo rimasti non è possibile dimenticare le tante amarezze che abbiamo subito durante il processo, per far installa il semaforo dove avvenne la tragedia, per le tante frasi sconsiderate della gente e per i tanti furti subiti al cimitero e dove è posta la stele che ci hanno ferito profondamente.
Chi erano Claudio e Alessandro. Due ragazzi attaccati alla famiglia, allegri, spensierati, dalla battuta facile, appassionati di calcio, il primo super tifoso della Lucchese e della Roma, il secondo dell'Inter, avevano amici straordinari che non scorderemo mai.
In questi anni abbiamo scoperto e visto ciò che avevano seminato e ciò che rappresentavano per i loro amici. Vogliamo ringraziare tutte quelle persone, in particolare gli amici dei due ragazzi che ci sono stati e continuano a starci vicino. Per concludere ci piace ricordare nostri figli con la dedica di una persona cara, che contribuì a forgiare il carattere di quei due ragazzi. "Erano giovani, Peccato! Hanno cessato di sognare, di sorridere, d'amare".Così dice la gente, ma noi, che li abbiamo conosciuti e continuiamo ad amarli, diciamo "Ciao Claudio", "Ciao Alessandro".
Famiglia Marchini-Famiglia Colibazzi