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Sette domande per capire il campionato dei rossoneri in vista della volata per la serie B
20/03/2008 13:27
1) La Lucchese si è lamentata degli arbitraggi. Dopo la pessima
direzione di gara del signor Del Giudice di Albano Laziale, che ha
concesso un rigore inventato alla Massese, il presidente Fouzi Hadj ha
preso carta e penna per inviare una lettera di protesta alla Lega (al
presidente Macalli) e al designatore degli arbtitri (Dal Forno).
Davvero è poco tutelata dal Palazzo?
Alla teoria della congiura non ci crediamo, e sinceramente non ne
vediamo i motivi. Fatto sta, però, che dall'inizio della stagione la
Lucchese è stata penalizzata dagli arbitri. Spesso incapaci, malati di
protagonismo, mal coadiuvati dagli assistenti. Come è accaduto agli
Oliveti con il fischietto romano che ha concesso un dubbissimo rigore e
poi espulso Scalise e Gazzoli, con quest'ultimo che si limitava a
protestare a partita finita e su cui avrebbe potuto (e dovuto) chiudere
un occhio. Bastava un briciolo di buon senso. Direzione insufficiente
che va a sommarsi a quelle viste al Porta Elisa con Sangiovannese
(trattenuta di Ferrando su Giglio) e di Juve Stabia (fallo di mano di
Imparato). Giusto per rimanere solo alle ultime settimane. Il
presidente di Lega Mario Macalli, che sabato dovrebbe essere ospite al
Porta Elisa in occasione dell'esperimento della partita a colazione
(fischio d'inizio ore 12.10), sta già visionando il dossier della
28enne giacchetta nera (anzi rossa). La Lucchese, poi, non ha ancora
avuto un rigore al Porta Elisa. Quanto al saldo tra rigori a favore e
contro fa riflettere il dato del Crotone: 6 penalty assegnati ai
calabresi (vedi statistica sotto) e nessuno contro. E ben tre decisivi
per sbloccare il risultato e in scontri diretti (vedi Ancona e
Perugia). Più che la capolista Salernitana (2 rigori a favore e 2
contro).
2) La Lucchese è sembrata sulle gambe nel secondo tempo, impostato
più per gestire l'1-0 che per chiudere la gara che aveva in mano. Un
calo fisiologico?
Dopo oltre 15 partite giocate a ritmi elevati è normale che molti
rossoneri siano con il fiato corto. La squadra ha speso molto,
soprattutto dalla gara di Potenza in poi, quando ha dovuto cambiare
marcia per riagganciare la zona playoff. Con la Massese ha sbagliato ad
accontentarsi, consentendo agli apuani di ritornare in partita. Anche
se, senza il «regalo» dell'arbitro, la squadra di Braglia avrebbe vinto
meritatamente una gara letteralmente dominata.
3) La Lucchese, però, non riesce più a vincere. Come mai? C'è un po' di nervosimo nel gruppo?
I numeri sono chiari: nel 2008 i rossoneri hanno vinto due gare: contro
il derelitto Martina, avversario materasso per tutti, e in casa, a
stento, con la Sambenedettese. Troppi pareggi non hanno consentito alla
Lucchese di avvicinarsi alla vetta. Un obiettivo che sembrava alla
portata visto lo spessore della rosa rossonera. Nello stesso tempo è
riuscita a muovere la classifica, consolidando il quarto posto. Sebbene
i giochi siano apertissimi. E dietro, Perugia, Arezzo e Taranto stanno
riemergendo in chiave playoff. Tre avversari che la Lucchese dovrà
affrontare in sequenza, uno dietro l'altro: l'Arezzo in trasferta il 30
marzo, il Perugia in casa il 6 aprile (giornata rossonera), infine il
Taranto fuori il 13 aprile. Tre partite da affrontare col piglio giusto
e la massima serenità. La squadra non è nervosa, ma un po' tesa. Forse
sente la pressione di dover arrivare fino in fondo e conquistare almeno
i playoff. Anche se non dovrebbe accadere, essendo molti giocatori
esperti, abituati a campionati di vertice. Domenica scorsa sono stati
espulsi Scalise e Gazzoli. In generale la situazione disciplinare non è
così allarmante. E' vero, ci sono state molte ammonizioni ed espulsioni
per proteste. E comunque quasi tutte si riferiscono alla prima parte
del campionato. Dopo la «rivoluzione» d'ottobre, da Potenza in poi, la
squadra ha messo la «testa» apposto, rimediando pochi cartellini gialli
e soprattutto per frasi ingiuriose alla terna arbitrale. Un cruccio per
il suo allenatore che vorrebbe semmai cartellini più "utili", ovvero
raccolti nel tentativo di ostacolare il gioco avversario. Quanto a
Braglia e alle sue espulsioni, lui ormai, alla guerra con gli arbitri,
ci ha fatto il callo.
4) La Lucchese, però, non sfrutta il fattore campo. Il Porta Elisa è un campo tabù?
I rossoneri faticano a vincere in casa. Appena 23 punti contro i 34 di
Crotone e Gallipoli, i 29 dell'Arezzo, i 28 del Taranto e dell'Ancona.
Due sconfitte interne (Salernitana e Massese). Come la scorsa stagione
dove la Lucchese però aveva conquistato 26 punti al Porta Elisa. I
motivi? Squadre arroccate che badano a difendersi per portare via punti
salvezza, un pubblico caldo ma non numeroso da, in qualche modo,
"influenzare" avversari e direttori di gara, le caratteristiche
tecniche di una squadra più votata al gioco di rimessa che ad
attaccare. Troppi punti persi in casa. Speriamo che la tendenza sia
invertita nelle restanti gare con Potenza, Perugia, Lanciano e
Pistoiese.
5) Derby indigesti ai rossoneri. E' vero?
In effetti, la Lucchese ha vinto le sfide di campanile con Arezzo e
Pistoiese, ma nelle gare con Massese (una sconfitta e un pareggio) e
Sangiovannese (due pareggi) ha perso la bellezza di nove punti. Tra
l'altro due squadre impelagate nei piani bassi della classifica.
6) Il calendario della Lucchese è favorevole?
Sulla carta sì. Ma lo avevamo detto alla vigilia delle sfide con Juve
Stabia e Massese, che sul campo si sono rilevati avversari tutt'altro
che abbordabili. «Tutte le gare sono difficili. In questa fase nessuno
ci tiene a perdere. Tra un mese il quadro sarà più chiaro» è il
ritornello di Braglia. Che, al di là del compito di motivare la
squadra, ha ragione. Il calendario più difficile? Secondo noi il
Perugia. Domenica a Gallipoli, poi l'Ancona al Curi, e lo scontro
diretto di Lucca. La Lucchese ha già affrontato le prime quattro forze
del campionato. Un vantaggio teorico? Forse sì. Anche se i punti negli
scontri diretti valgono doppio. Eppoi i rossoneri avranno comunque gare
insidiose (vedi Arezzo, Perugia e Taranto), mentre quelle con Lanciano
e Sorrento dovrebbero essere le più facili.
7) Che cosa e che cosa non va?
La difesa si è registrata. Grazie all'inserimento graduale di Chiarini,
allo stato di forma di Guidi e Nocentini, alla sicurezza di Gazzoli,
alle tante alternative. Nessuna squadra in C1 ha seconde linee
difensive come la Lucchese. Chiunque giochi va bene. Per dire, a Massa
sono rimasti fuori Bonatti, Azizou e Cangi, con Morello che è pronto
per riprendersi il suo posto nella retroguardia. Nelle ultime tre gare
ha preso un gol e peraltro su rigore. La rosa è ampia e finalmente
anche i rincalzi si stanno mettendo in mostra. Come Guariniello con la
Massese. Un oggetto misterioso, invece, Nielsen, il cui talento non si
discute. Ma nei 99 minuti che è stato in campo è stato evanescente. E
meno male che c'è un Masini in formato serie B. Cosa non va? Giglio, al
di là degli acciacchi fisici, sembra un po' in calo e il gol (anche se
ne ha segnati 7) non è la sua specialità. Alti e bassi per Bertolini,
che dovrà essere uno dei protagonisti nella volata per i playoff. De
Simone va, ma da lui ci aspettiamo che diventi il leader della squadra,
capace di prenderla sulle spalle nei momenti difficili. Una personalità
che la squadra ha dimostrato nella seconda parte del girone di andata.
Alla fine, il punto di forza della squadra sarà il suo condottiero,
Piero Braglia. Uno che quando c'è da vincere le battaglie si
esalta.When the going gets tough, the toughs get going! (John Belushi)
Nicola Nucci - Fabrizio Vincenti
Rigori a favore
- Arezzo, Massese, Sorrento, Martina, Lucchese 4
- Lanciano, Samb, Juve Stabia 3
- Salernitana, Gallipoli, Potenza 2
- Ancona, Perugia, Pescara 1
Rigori contro
- Salernitana, Sorrento, Sangiovannese, Martina 2
- Arezzo, Taranto, Potenza 1