Francesconi, dopo il divorzio dai rossoneri, rilancia: "Giocherò ancora, dove ancora non so, a meno che..."

25/05/2012 19:16

Alberto Francesconi è in giro con la famiglia quando lo contattiamo telefonicamente e lui risponde con la solita cortesia... "La mia idea è di continuare a giocare anche il prossimo anno perché fisicamente sto bene e ho ancora voglia di allenarmi, ma non lo farò certamente all'FC Lucca perché mi è stato comunicato che non rientro nei piani. Mi hanno già chiamato tante altre squadre ma io ho rimandato tutto a dopo le vacanze".

Le è dispiaciuto di non essere stato riconfermato?

"Un po' sì, ma questo fa parte del calcio e non è la prima volta che mi succede, ho già attraversato momenti come questo a Cappiano, Viareggio, Spezia ecc. Mi è dispiaciuto perché avrei potuto arrivare a 42 anni giocando in Serie D, ma fa lo stesso".

Lei è anche socio dell'FC Lucca...

"Sì e da questo punto di vista non ci saranno problemi, continuerò a contribuire per quanto possibile e poi non si sa mai quello che potrà succedere da qui a un mese".

Si spieghi meglio...

"Se la società mi chiedesse di iniziare ad allenare, magari la squadra Juniores o un'altra squadra del settore givanile, ci potrei pensare e tutto potrebbe cambiare. Ma ripeto, per adesso, nell'FC Lucca ci sono tante cose che bollono in pentola, vedremo quel che verrà fuori e poi, se sarà il caso, valuteremo. Io non ho ancora il patentino da allenatore e lo prenderò quando appenderò le scarpette al chiodo".

Si sente portato per diventare mister?

"In tanti mi dicono di no per via del mio carattere, ma io catalogo questa come un'altra sfida nella mia avventura calcistica e mi piacerebbe almeno provarci. Poi, non vi scordate che l'esordio da mister l'ho già fatto con gli Juniores provinciale a Lido di Camaiore quando Barsotti era squalificato".

Che bilancio fa della stagione appena conclusa?

"Molto positivo, è stato bello quando sono riuscito a segnare il primo gol e poi sono stato felice di aver contribuito alla vittoria del campionato. Speravo di poter continuare a fare la quarta punta, ma fa lo stesso, rispetto in pieno le decisioni che sono state prese in società".

Diego Checchi