La Pantera torna a casa: ora è ufficiale, il marchio della Lucchese Libertas è dei tifosi

11/07/2012 14:16

Emozionati come tanti padri in attesa del lieto evento. Ecco l'immagine che rende meglio l'idea sulla trentina di tifosi rossoneri che questa mattina si sono recati in tribunale per vivere gli attimi della formalizzazione del passaggio del marchio della fu Lucchese Libertas 1905 rilevato per 17 mila euro dalla cooperativa dei tifosi Lucca United.

Il marchio e gli altri beni rilevati, tra cui molta dell'attrezzatura dello stadio (lavatrici, attrezzi ginnici, sedie della sala stampa) passeranno formalmente nelle mani della cooperativa la prossima settimana con la redazione di un apposito atto dal notaio, ma già da stamani sono state espletate le formalità di rito da parte del curatore fallimentare Murri, che, finalmente, almeno per quanto lo riguarda può tirare un sospiro di sollievo: "E' stata più dura del previsto ma sono contento che si sia trovata una soluzione del genere. Eventuali contenziosi? Abbiamo fatto le cose come dovevano fare, ma, eventualmente, a questo punto, toccherà a coloro che hanno acquistato prendere posizione".

I beni ormai di proprietà della cooperativa, tra cui lo storico marchio, verranno ora catalogati e portati in un luogo ancora da individuare. Per quanto riguarda le attrezzature che serviranno alla Lucchese, Lucca United conta di trovare un accordo che gli consenta di rientrare del prezzo pagato, per il resto, ovvero materiale sportivo come maglie, giacconi ed altro, verranno organizzati degli appositi eventi per finanziare l'attività.

Si chiude così un altro capitolo, salvo l'appendice di eventuali azioni legali promosse da terzi, di una vicenda che ha fatto soffrire e non poco i tifosi rossoneri che nel breve volgere di pochi anni hanno dovuto assistere a due fallimenti. Nel 2009 fu l'allora presidente Giuliano Giuliani a ricomprare il marchio, stavolta i tifosi, primo caso in Italia, hanno voluto fare tutto di persona. Mancava, rispetto al 2009, la coppa Italia misteriosamente scomparsa prima dell'arrivo del curatore. C'è solo da augurarsi che chi ha gestito il club nei mesi precedenti il fallimento risponda almeno di questo.

Fabrizio Vincenti