Russo: "Ecco perché ho dato vita a tanti cambiamenti nella rosa. I giovani arrivati? Sono convinto abbiano qualità, ma, naturalmente, sarà il campo il vero giudice"

16/07/2012 11:41

In molti si sono stupiti della radicale rivoluzione tecnica che Bruno Russo ha deciso di avviare in vista dell'ormai prossima stagione di serie D. L'antico adagio "squadra che vince, non si cambia", stavolta, non ha trovato asilo all'ombra del Porta Elisa. Le scelte compiute da Russo hanno finito per ridisegnare profondamente la squadra che ha stravinto il campionato di Eccellenza e non solo per il cambio in panchina: via il tecnico Lazzini per far posto a Bruni. A andare via sono stati anche molti dei giocatori determinanti nella cavalcata trionfale, ma non certo per caso o per un capriccio, come spiega lo stesso Russo, quanto con un preciso scopo: "Ci siamo mossi avendo presente che i giocatori over, ovvero quelli non giovanissimi, devono essere titolari, non ha senso tenere persone che oltretutto hanno un costo importante e poi, magari, mandarle in panchina. Dunque, chi della scorsa stagione ho ritenuto non avesse sufficiente spazio in una categoria diversa, ho pensato fosse il caso di non riconfermarlo. Anche perché sono giocatori con gli ingaggi sicuramente più onerosi. Diverso il discorso per Granito: è un giocatore più che valido per la categoria, ma abbiamo deciso di puntare su un altro attaccante e, dunque, in qualche modo, rischiavamo anche in questo caso di avere più di un giocatore in un ruolo. Ecco perché abbiamo deciso il cambio. I giovani arrivati? Sono convinto che abbiamo tutte le qualit, ma è chiaro sarà il campo a dirci se sono in grado di rendere al meglio in questa categoria".

Fabrizio Vincenti