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Grassi - Fouzi: fissata l'udienza preliminare per decidere sul rinvio a giudizio dell'ex presidente rossonero
06/09/2007 11:05
Se qualcuno sperava in una tregua tra l'ex presidente della Lucchese Aldo Grassi e l'attuale numero uno di via delle Tagliate, è destinato a restare deluso. E', infatti, imminente l'ennesimo appuntamento giudiziario di quella che passerà alla storia come la "disfida rossonera". Il sei novembre 2007 alle dieci si terrà presso il tribunale di Lucca in via Galli Tassi l'udienza preliminare nel corso della quale il giudice Alessandro Dal Torrione dovrà decidere se rinviare a giudizio o disporre l'archiviazione nei confronti di Aldo Grassi, 69 anni residente a Firenze, Leo Bardazzi, 68 anni, pratese, Ugo Bertocchini, 82 anni, anche lui abitante a Firenze, Gianni Limberti, 64 anni, residente a Prato e Mirella Recati, 51 anni, di Prato. Grassi e Bardazzi sono assistiti dall'avvocato Vincenzo Minasi del foro di Milano, mentre Bertocchini, Limberti e Recati hanno scelto come legale di fiducia l'avvocato Antonio Davirro del foro di Firenze. Grassi, Bertocchini, Limberti e Recati sono accusati, in concorso, dei reati contemplati all'articolo 61 del codice penale e del 2621 del codice civile (false comunicazioni sociali), per avere indicato(Grassi in qualità di amministratore unico pro-tempore dell' AS Lucchese Libertas Srl e gli altri quali componenti il collegio sindacale), "con l'intenzione di ingannare i soci e il pubblico e per procurarsi e al fine di procurarsi un ingiusto profitto esposto", in sede di bilancio al 30 giugno 2004, fatti non rispondenti al vero.
Nella fattispecie, il pubblico ministero Piero Capizzoto fa riferimento ad una voce denominata immobilizzazioni immateriali nella quale è stato inserito l'importo di un milione e cinquecentocinquantamila euro - corrispondente alla cifra che la Fiorentina avrebbe offerto nel giugno 2004, per l'acquisto, non avvenuto, di Simone Masini, giocatore proveniente dal vivaio rossonero - violando l'articolo 2426 del codice civile secondo cui le immobilizzazione vanno iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione. Tale comportamento avrebbe avuto come scopo indurre in errore i potenziali acquirenti della società - Fouzi Hadj e la Brisk Business -. Infatti, il valore della perdita di esercizio a seguiti di questa operazione da 4.624.000 e 3.074.000 euro. Aldo Grassi e Leo Bardazzi sono anche accusati, in concorso tra loro, di truffa per avere, mediante artifizi e raggiri, utilizzato prospetti extracontabili - i cosiddetti bilancini - contenenti una elencazione analitica dei conti della società di contenuto e valori difformi dai corrispondenti dati risultanti dal libro giornale. Il pm contesta a Grassi anche l'annotazione sul registro IVA delle fatture emesse la fattura numero 59 del 13 aprile 2005 del valore di 180.000 più IVA spiccata nei confronti della Banducci e Ciuffi Snc a cui non corrispondeva alcuna operazione e, di conseguenza, alcun credito portando, così, Fouzi Hadj a misconoscere la reale situazione patrimoniale della Lucchese. Il magistrato chiede al gup di rinviare a giudizio i due imputati. Il 6 novembre, quindi, si saprà se Aldo Grassi sarà processato per i reati che gli vengono imputati o se, invece, ne verrà disposto il prosciogliemento.La vicenda, è opportuno ricordarlo, prese avvio con la querela presentata direttamente alla procura della Repubblica dall'amministratore delegato rossonero Luca Bubbi e dal presidente Fouzi Hadj.