Braglia: "Con il Perugia gara delicata in cui non dovremo sbagliare"

04/04/2008 18:31

No comment. Sembra essere questa la parola d'ordine di oggi per Piero Braglia, che nel consueto incontro del venerdì appare teso, chiuso, sicuramente già concentrato sull'imminente, ed importante, match contro il Perugia. L'allenatore maremmano è così: prendere o lasciare. Se non ha voglia di dire la sua versione dei fatti, per i cronisti di turno è tempo perso porre quesiti o tentare analisi. C'è giusto lo spazio per alcune considerazioni sulla gara e sugli scontri diretti in programma domenica prossima: "Possiamo fare solo un errore noi: guardare in casa degli altri. Per noi sarà una gara molto delicata in cui non dovremo sbagliare. Cercheremo di non farli giocare e di imporre i nostri ritmi. Dovremo anche riuscire a leggere bene la gara: in alcuni momenti si dovrà ragionare e sicuramente non andare a testa bassa. Ma non è detto che si riesca: tra il dire e il fare c'è di mezzo il...Perugia". Braglia, ancora una volta, è chiaro sulla questione dei pareggi in gare come queste: "Non faccio calcoli, siamo in casa nostra e proveremo a vincere sino al 100°minuto, visto che le gare ormai durano più o meno così tanto". A chi chiede un confronto con il Perugia visto all'andata per individuarne i limiti, Braglia pone l'alt:"La situazione è troppo diversa da allora. Hanno cambiato molto a gennaio ed hanno raggiunto un certo equilibrio testimoniato dal numero delle vittorie inanellate. E' una squadra tosta, ma il confronto non è fattibile". Sul rientro di Gazzoli tra i pali è enigmatico solo apparentemente: "Lo saprete domenica mattina: ho già deciso, ma lo so io e basta". Per noi il portierone rossonero ha assolutamente il posto garantito. Ad Arezzo la prestazione di Castelli è stata di quelle importanti, ma la gerarchia è sempre stata chiara. L'ultima sbatacchiata è per Scalise:"Al rientro? E' bene si dia una svegliata se vuol giocare. Non mi è piaciuto in allenamento e gliel'ho già detto di persona". Buonanotte e sogni d'oro.

Fabrizio Vincenti