Fouzi Hadj e l'ultimatum per il nuovo stadio: in Comune tutto tace?

07/04/2008 19:15

La bomba l'ha fatta scoppiare ieri il presidente Fouzi Hadj, che ha detto senza mezzi termini: "O il Comune mi da i terreni per lo stadio o me ne vado. Per quanto mi riguarda attenderò ancora sette giorni poi mi riterrò libero di scegliere come meglio credo". Un vero e proprio ultimatum, quello del plenipotenziaro della società di viale Carlo Del Prete, evidentemente stanco di non riuscire a venire a capo di una situazione - relativa alla collaborazione con le istituzioni locali - che, in tanti anni, non ha prodotto risultati positivi di un certo spessore. Il giorno dopo la "sparata" di Hadj in Comune domina la prudenza. Il sindaco Favilla non riusciamo a contattarlo attraverso la sua addetta stampa. Raggiungiamo, invece, l'assessore allo sport Lido Moschini che della vicenda ammette molto onestamente di sapere ben poco."Io del progetto per lo stadio nuovo non so nulla - dice Moschini - peraltro la delega ai lavori pubblici è nelle mani del sindaco, con il quale evidentemente il presidente rossonero si è rapportato. L'ultimatum? Mi pare un po' poco fissare sette giorni dopo una breve chiacchierata avvenuta ieri in tribuna. Mi auguro naturalmente che una soluzione venga trovata". Quanto ai lavori di adeguamento al Porta Elisa - senza tornelli il prossimo campionato lo stadio rimarrebbe chiuso - Moschini promette il massimo impegno. Ma date certe ancora non ce ne sono:"Ci stiamo lavorando e va detto che non si tratta solo dei tornelli in senso stretto: legati a essi c'è il software, l'impianto di cablaggio ed altro ancora. Presenterò il progetto appena sarà pronto il bilancio comunale. I tempi per definire il tutto, sono legati proprio a questo documento e, al momento, non è possibile indicare una data precisa. Di sicuro, dovremo essere a norma entro l'inizio della prossima stagione, altrimenti lo stadio resterebbe chiuso. A meno che, con il nuovo governo, non siano apportate delle modifiche alla normativa vigente".

FV