Renzetti: "Sto benissimo a Lucca e ci voglio restare con la squadra finalmente in B"

06/09/2007 20:49

Francesco Renzetti era, durante la partita di esordio al Porta Elisa con il Crotone, insieme a Guidi, l’unico supersitite delle truppa rossonera che negli ultimi due anni aveva tentato e fallito il salto di categoria. Un segnale, indiscusso, di fiducia nelle doti di questo giovane maturato in fretta e sbarcato a Lucca quando aveva da poco compiuto i diciassette anni. Come appaiono lontani i tempi in cui, primavera 2006, a Martina Franca Renzetti si fece cacciare da un arbitro succube psicologicamente della bolgia scatenata dai tifosi di casa. Allora, la vespina rossonera, abituata a correre su e giù per la fascia sinistra, si beccò un bel quattro in pagella colpevole, secondo alcuni, di aver causato l’immeritata sconfitta della propria squadra. E, alcuni giorni dopo, in compagnia dei genitori scesi a Lucca, in pieno mercatino dell’antiquariato, ecco comparire davanti alla faccia sorpresa di Francesco una mano con quattro dita agitate da sinistra a destra e viceversa. Ci rimase male Renzetti, ma da allora ha saputo fare tesoro anche delle critiche e, se possibile, è cresciuto ancora più in fretta. “Sto bene qui a Lucca – confessa il terzino rossonero – ormai sono tre stagioni e sono felice di essere rimasto anche quest’anno. Il mister mi ha dato fiducia e ora sta solo a me dimostrare che non si è sbagliato. E’ vero, sono rimasto solo nel senso che i miei vecchi compagni come Basha, Chammartin, Volpara se ne sono andati e che anche quelli recenti come Concas e Aziz hanno fatto le valigie. Però ho già fatto amicizia con i nuovi arrivati, anche se sono molto più grandi di me. Stare a contatto quotidiano con un adulto non è come stare insieme ad un coetaneo. Impari molto, sotto ogni punto di vista. Del resto, nel calcio funziona così e io, ormai, ci sono abituato. Lucca mi piace, è una città in cui mi sono ambientato benissimo e spero di restarci a lungo. Un desiderio e un rimpianto? Il desiderio è facile da indovinare: salire in B con la Lucchese. L’unico rimpianto è di essere arrivato ad un passo dalla promozione e non esserci riusciti”.