De Simone: "Con il Taranto mettiamoci l'elmetto in testa e andiamo alla guerra"

11/04/2008 12:25

Una trasferta difficile per Mimmo De Simone e per tutta la truppa rossonera, partita ieri mattina dallo stadio Porta Elisa alla volta di Roma da dove, in aereo, volerà a Taranto. Domani allenamento di rifinitura e, domenica alle 15, sfida nell'arena pugliese che riapre i battenti dopo dieci giornate di squalifica. De Simone, un gladiatore, proverà a tirare su una diga insormontabile.  

"E' indubbiamente un match importante, con tante difficoltà, con un Taranto lanciatissimo sia per i risultati sia per il pubblico che tornerà allo stadio. I tifosi arriveranno in massa per spingere il Taranto. Però anche noi abbiamo davanti un obiettivo importante e non vogliamo lasciarcelo sfuggire".

Quasi sicuramente giocherai. Conosci l'avversario?

"Basta citare alcuni nomi tipo Plasmati, Cutolo, Carrozza, Pastore, tutta gente che l'anno scorso ha sfiorato la B. Non lo dimentichiamo, è sicuramente una squadra di rango, però, detto questo, noi vogliamo centrare l'obiettivo".

Sarà una gara fondamentale e l'approccio mentale sarà fondamentale. Esiste una sindrome Crotone?

"Io spero di no. Mi auguro che la lezione di Crotone ci sia servita. A quattro giornate della fine bisogna secondo me cercare di metterci in testa l'elmetto e andare alla guerra. Tanto a questo punto c'è poco da stare a guardare le condizioni ambientali e via dicendo. Ci deve interessare solamente il risultato".

Magari tu realizzassi un gol come quello di Pistoia, all'ultimo minuto.

"Sarei l'uomo più felice della terra. Sarebbe una grossa soddisfazione, un regalo che mi farei e che farei a chi crede in me e ai tifosi. Io ci proverò se ci sarà l'occasione. Spesso ci penso anch'io a quel gol di Pistoia. Mi auguro prima di finire la stagione di potermi ripetere".

Gazzetta Lucchese