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Lucchese sconfitta a Taranto, ma sempre in corsa per i play-off
13/04/2008 17:28
Lucchese sconfitta a Taranto, ma sempre in corsa per i play-off.
Quinta, infatti, seppure a pari merito con Perugia e Pescara con le
quali vanta, tuttavia, un vantaggio negli scontri diretti. Domenica,
quindi, si riparte dal Lanciano.
In uno stadio, lo Iacovone, che riapre i battenti dopo dieci
giornate di squalifica, la Lucchese arriva con un punto in meno
rispetto ai padroni di casa e con una formazione che, diciamolo pure,
sorprende sia gli addetti ai lavori sia i tifosi, una quarantina,
assiepati sugli spalti riservati agli ospiti. La sfida è delicatissima,
di quelle che contano. L'atmosfera è da vera bolgia e lo stadio è
situato in un quartiere, Salinella, dove avventurarsi fa, e non è un
eufemismo, paura. Questa partita e questo stadio non sono, tanto per
intenderci, da palati fini, anzi. Se la Lucchese scenderà in campo
senza il coltello tra i denti rischierà davvero di trovarsi a recitare
il ruolo di vittima predestinata. Braglia schiera un terzetto difensivo
che riporta alla mente il trio che ha recuperato punti su punti prima
della sosta natalizia: Morello, Nocentini, Guidi. La vera sorpresa,
però, èa centrocampo, dove Castiglia viene preferito a Briano e a Bono.
In avanti altra novità: Cangi in panchina e dentro Magnani che non
giocava da una vita, esattamente come Castiglia che è al suo esordio in
rossonero.
E' la Lucchese a battere il calcio d'inizio. Sulla palla Giglio e
capitan Masini. Si comincia. I tifosi del Taranto partono a spron
battuto con i loro cori. I rossoblù cominciano subito a pressare e si
capisce subito che ci sarà da soffringere e stringere i denti. La
Lucchese non appare, comunque, timorosa e respinge colpo su colpo. Al
5' primo calcio d'angolo ed è della Lucchese: lo batte Renzetti, ma la
palla finisce direttamente sul fondo. Al 7' respinta corta di testa di
Guidi al limite, palla sui piedi di Plasmati e tiro che accarezza il
palo alla sinistra di Gazzoli. All'11' bella azione Renzetti-Masini con
quest'ultimo che entra in area, si libera di due avversari, perde la
palla e subisce fallo. Aggancia Giglio e tira su Faraon, ma l'arbitro
fischia il fuorigioco. Sul rovesciamento di fronte punizione dalla
trequarti per il Taranto. E' il 13'. Batte Emerson, palla respinta da
Morello, aggancia Carrozza e segna da due passi anticipando Gazzoli. E'
il gol del vantaggio del Taranto.
Purtroppo c'è poco da dire, si sbaglia un gol, se ne becca un altro. I
rossoneri devono trovare grinta e fiducia in se stessi, altrimenti
rischiano davvero di uscire dallo Iacovone con la coda tra le gambe. Al
19' De Simone serve Scalise che, solo, piomba in area e subisce un
leggero fallo che non gli impedisce, tuttavia, di sferrare un tiro
cross che si perde di poco sul palo opposto. I rossoneri piano piano
sembrano riprendersi, ma sono tanti gli errori in fase di rilancio e
impostazione. Il Taranto appare più concreto, sicuro di sé, capace di
attendere e piazzare il colpo decisivo. La Lucchese ci prova sulle
fasce, ma i suoi attacchi sono sterili. Castiglia appare spaesato, vaga
su e giù per il campo senza concludere granché. In avanti Masini si
batte come un leone, ma non sembra in grado di incidere più di tanto,
anche perché il taranto si chiude bene. Così sono i difensori rossoneri
a cercare di servire palloni giocabili. Sbagliando parecchio, ma non ci
sono alternative. La realtà è che la Lucchese non riesce assolutamente
a rendersi pericolosa. Troppi errori e non si capisce dove sia il
motivo. Puntualmente tutte le palle messe in mezzo finiscono facile
preda di Faraon protetto molto bene dai suoi bodyguard. Al 33'
clamoroso errore di Castiglia (e non è il primo!) e palla che Plasmati
serve a Cutolo che, arrivato in area, sferra un tiro che, per fortuna,
finisce fuori di poco. Braglia ordina a Briano e Bono di riscaldarsi,
ma ormai siamo quasi a fine primo tempo e la Lucchese sembra una
squadra incapace di trovare il bandolo della matassa. Al 36' tiro di
Castiglia e palla che Faraon non trattiene, ma è solo un'illusione
perché la riprende subito. Anche oggi, come a Crotone, viene da dire
che la Lucchese subisce un gol su azione, ma non viene messa sotto.
Anzi. Il fatto è che non fa male. In nessun modo e così facendo il
rischio, ammesso anche che si raggiungano i play-off, è di trovarsi
davanti tutte squadre che hanno nei confronti dei rossoneri il
vantaggio di poter confidare su due risultati su tre. Al 42' altro
errore di Castiglia e palla che finisce a Plasmati. Fuga e di nuovo
difesa cotretta a rincorrere. Un minuto dopo l'arbitro ammonisce
D'Alterio per un fallo su Masini. Il primo tempo finisce senza
emozioni, ma con la Lucchese che se non trova un po' di rabbia in
corpo, è destinata a lasciare l'intera posta in terra pugliese. Quello
che dà fastidio non è tanto il risultato, quanto la sensazione che i
Braglia Boys abbiano perso lo smalto dei giorni migliori, siano giù
psicologicamente, non abbiano capacità di reazione e di fare male. Si
ha, netta almeno fino a questo momento, che la squadra potrebbe giocare
anche tre giorni di seguito senza mai riuscire a segnare un solo gol.
L'augurio è di essere smentiti nel secondo tempo.
Inizia la ripresa con una sostituzione nella Lucchese.
Prevedibile e auspicabile, purtroppo tardiva: esce Castiglia, uno degli
acquisti di gennaio, ed entra Bono. Certamente qualcuno dovrà spiegare
la scelta anomala e a sorpresa dell'ex calciatore del Martina Franca
anche se, onestamente, non gli si può buttare addosso la croce. Al 6'
fallo su Masini sulla fascia sinistra. Batte De Simone, ma la difesa
del Taranto respinge. Con Bono in campo le geometrie appaiono più
facili, anche se gli errori sono sempre troppi. Morello non va, sbaglia
facili appoggi, regna uno stato d'animo che sa di rassegnazione ed è un
peccato perché il Taranto non sembra insormontabile. I rossoneri non ci
stanno né con la testa né con le gambe e la partita sembra la fotocopia
di quella persa a Crotone. Al 12' Masini perde palla a centrocampo,
Cutolo scende, entra in area e calcia a colpo sicuro dall'altezza del
dischetto, ma fallisce clamorosamente il bersaglio. Braglia le prova
tutte e al 15' infila Cesaretti per Magnani e Guariniello per Giglio.
La sostanza, però, non cambia. La Lucchese attacca, pressa, ma non
riesce a crearsi una sola palla gol degna di questo nome. I risultati
degli altri campi la sbattono fuori senza appello dai play-off.
Prevedibile? Forse, ma non in questo modo, non così. Segna e pareggia
il Gallipoli, la Lucchese rientra nella griglia dei play-off seppure in
compagnia, a 47 punti, del Pescara e con un punto sul Gallipoli dell'ex
Di Gennaro. Al 25' bella azione a sinistra con Cesaretti che ha servito
Renzetti in area. D'Alterio stende al limite il giocatore rossonero e
si becca il secondo giallo. Taranto in dieci e Lucchese che prende
coraggio. Batte la punizione Masini, la difesa respinge, palla a Bono e
ancora fallo. Punizione dal limite, sull'esterno destro: sulla palla
Renzetti che sbaglia l'ennesimo calcio piazzato e appare molto
affaticato.
E' un assedio. Masini si intestardisce nelle azioni personali e
non ne combina una che sia una. La squadra è in vantaggio numerico, ma
non fa un tiro nello specchio della porta. E' incredibile la sua
inconsistenza offensiva e qui tornano alla memoria i tentativi, inutili
a gennaio, di portare in casacca rossonera i vari Beretta, Chianese,
Temellin e via dicendo. La Lucchese, anzi, De Simone, perde la testa al
34' quando manda a quel paese l'arbitro che lo caccia direttamente.
Ristabilito l'equilibrio numerico con il Taranto che, a questo punto,
riprende coraggio. La verità è che quando c'è da farsi del male i
rossoneri sono degli specialisti. A questo punto il pareggio, apparso
per un istante possibile, diventa una lontana chimera. De Simone è al
suo secondo cartellino rosso in questa stagione e sempre per proteste.
E' evidente che qualcosa non va, c'è del malessere, in settimana ci
sono stati dei problemi, lo stesso Fouzi Hadj è dovuto intervenire
anche in maniera piuttosto decisa. Comunque sia la sostanza è una: la
Lucchese getta al vento l'occasione di poter agguantare il pareggio e
si appresta a lasciare la Puglia nel modo che mai avremmo voluto
vedere. La sostanza di questa trasferta è che la truppa di Piero
Braglia ha perso contro una formazione tutt'altro che trascendentale. E
al 41' la clamorosa beffa finale con il Taranto che raddoppia con
Tesser autore di una splendida azione personale che, in area, dopo
quaranta metri di campo da solo, ha seminato tre avversari e, davanti a
Gazzoli, ha messo alle spalle del portiere rossonero. Due minuti dopo
palla in mezzo dal corner e testa di Guariniello con Faraon che devia
in angolo. Ormai manca solamente il fischio finale dell'arbitro a porre
la parola fine su una partita nata male e terminata anche peggio. Al
48' Tesser si mangia un'altra palla gol che sarebbe stata
un'umiliazione per la Lucchese. La morale della partita è solo una: gli
altri tirano quattro volte in porta e segnano due gol. I rossoneri non
tirano mai e, quando lo fanno, non azzeccano la rete.
Gazzetta Lucchese
Taranto-Lucchese 2 - 0
TARANTO (4-3-2-1): Faraon; D’Alterio, Migliaccio, Pastore,
Colombini; Cavallo (45’ st Marsili), Emerson, Cejas; Cutolo (27’ st
Prosperi), Carrozza (19’ st Tesser); Plasmati. All. Cari.
LUCCHESE (3-4-3): Gazzoli; Morello, Nocentini, Guidi; Scalise,
Castiglia (1’ st Bono), De Simone, Renzetti; Magnani (15’ st
Cesaretti), Giglio (15’ st Guariniello), Masini. All. Braglia
MARCATORI: 13’ Carrozza, 41’ Tesser
ARBITRO: Gambini di Roma
NOTE: ammoniti: D’Alterio e Colombini; espulsi D’Alterio per doppia
ammonizione e De Simone; calci d’angolo 5 a 0 per la Lucchese.
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