A Potenza caos senza precedenti: il presidente chiede all'allenatore di non schierare alcuni titolari. Arleo si dimette. L'Ufficio indagini apre una inchiesta

21/04/2008 00:50

Semplicemente ai limiti dell'incredibile quanto avvenuto a Potenza nelle ore precedenti la gara tra i padroni di casa e la Salernitana. Un match particolarmente importante,  sia in chiave promozione che play-out e che è stato funestato da un vero e proprio terremoto.

Il presidente dei lucani, Giuseppe Postiglione (nella foto), nella tarda mattinata di domenica avrebbe chiesto all'allenatore dei rossoblù Arleo di lasciare fuori squadra alcuni elementi che, a suo dire, rischiavano di essere oggetto di critiche e di non affrontare con la dovuta serenità il match. Tre di essi, infatti, sono originari della Campania, due in particolare proprio di Salerno.

Il trainer lucano ad accogliere queste richieste non ci ha proprio pensato, ha preso il cappello e, di fronte alle insistenze del suo presidente, ha salutato tutti e rassegnato le dimissioni. Meno che mai ci sono stati i giocatori coinvolti che l'hanno presa molto male, a partire da De Cesare abbandonatosi a una reazione dura che ha dato il pretesto, a quel punto, per spedirlo in tribuna per motivi disciplinari. Il resto della squadra, attonita, ha minacciato di non scendere in campo in blocco, al punto che è stata convocata la Berretti del Potenza in fretta e furia.

La minaccia, però, è rimasta tale e alla fine con "soli" tre giocatori fuori dalla formazione titolare la squadra è scesa in campo guidata dall'allenatore in seconda Falanga. La partita, peraltro, si è chiusa con la vittoria della Salernitana.

Una situazione, insomma, che definire anomale è dire poco. Al punto che l'Ufficio indagini della Federcalcio ha aperto immediatamente un'inchiesta e già nella mattinata di domenica ha iniziato a interrogare i protagonisti della vicenda. Che ci siano degli sviluppi è da verificare, che sia stato un episodio tanto surreale quanto inquietante è sotto gli occhi di tutti.

Gazzetta Lucchese