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Brunner: "A Sorrento sto bene, ma mi manca l'affetto dei lucchesi"
08/09/2007 20:44
Alex Brunner, la saracinesca rossonera degli ultimi due
anni, sta per arrivare a Gallipoli. Domani, infatti, il suo Sorrento se
la vedrà con la squadra dei suoi ex compagni Di Gennaro, Correa e
Monticciolo. C'è il sole, mancano una ventina di minuti prima di
raggiungere la città che è, praticamente, sul tacco dello Stivale. Da
Lucca sono quasi mille chilometri, tanti, forse troppi. Il portiere
triestino, ex compagno di squadra di Silvio Giusti che lo aveva
fortemente voluto alla Lucchese, ha preferito lasciare la Toscana per
recarsi sulla Costiera Amalfitana nonostante l'amore e l'affetto che
gli avevano dimostrato i lucchesi.
Come va?
"Sto bene fisicamente, il campionato è iniziato da poco e non potrebbe
essere diversamente. Domenica scorsa, purtroppo, abbiamo giocato male,
diciamo pure che tra precampionato e gare ufficiali è stata la nostra
peggior prestazione. Inutile nascondersi, abbiamo meritato di perdere".
La tua prova?
"Normale. Sul gol non poteva fare granché, per il resto ordinaria amministrazione".
Domani fate visita al Gallipoli.
"Giocheremo contro una squadra forte mentre noi, invece, siamo in piena
emergenza avendo sei giocatori infortunati e uno squalificato. Sia
domani, quindi, sia per la gara con il Perugia, dovremo cercare di
limitare i danni".
Quali i vostri obiettivi per questa stagione?
"Disputare un campionato tranquillo e cercare di raggiungere la
salvezza il prima possibile. Di più, per una neopromossa, sarà
difficile riuscire a fare. E questo nonostante la dirigenza sia
entusiasta e piena di ottimismo. Certo, se poi la tranquillità arriva
presto, niente toglie che ci si possa levare qualche soddisfazione e
pensare ad altro"..
L'anno passato, nel finale, ebbe un battibecco con Di Gennaro che finì sui giornali. Qualche strascico?
"Assolutamente no. Ci sono periodi in cui si può discutere anche
animatamente, ma poi tutto finisce lì. Domani lo saluterò. I tre gol
segnati nella prima giornata, esattamente gli stessi che aveva fatto in
tutta la stagione passata, mi fanno dedurre che doveva cambiare aria, e
con lui anche Monticciolo".
Che cosa ti manca di Lucca?
"L'affetto della gente in questi due anni che ho trascorso da voi, un qualcosa che mi porterò sempre dentro".
Andarsene è stato difficile?
"Se avessi voluto lottare per vincere il campionato sarei rimasto
alla Lucchese, ma la mia è stata una scelta diversa. Qui, infatti, non
c'è questa possibilità, però l'avevo messo in preventivo, avendo
trovato tanti giovani che hanno bisogno di maturare. La mia è stata una
scelta di serenità che prima avevo solo in campo e che ora, invece, ho
anche fuori".
Gazzetta Lucchese