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Spettacolare 3 a 3 tra Lucchese e Inter. Il pareggio definitivo porta la firma di Coppa
13/09/2007 11:37
di Marco Vignolo Gargini
E' tutto vero. Nessuna invenzione. Unico particolare: si tratta
di un risultato di 70 anni fa. Era il 12 settembre 1937, e la Lucchese
per il secondo anno consecutivo giocava in serie A.
Il campionato 1937-38 (il nono a girone unico) si aprì proprio
domenica 12 settembre. La Lucchese era reduce dalla sua prima esaltante
stagione nella massima serie, in cui collezionò 31 punti giungendo
settima a pari merito con l'Ambrosiana-Inter, a sole undici lunghezze
dalla squadra campione d'Italia, il mitico Bologna di Ceresoli,
Andreolo, Biavati e Schiavio.
La Lucchese affrontava il suo primo appuntamento stagionale
giocando al Porta Elisa, il nuovo stadio inaugurato ufficialmente il 20
gennaio 1935, e tra le sue fila poteva contare sul portiere della
nazionale, Aldo Olivieri, che già aveva disputato cinque incontri in
maglia azzurra, incassando tre gol (a dire il vero, due reti gli furono
abbonate, dato che l'incontro Austria-Italia del 21 marzo 1937 fu
sospeso e annullato al 21° minuto del secondo tempo, con la squadra
austriaca in vantaggio per 2-0). Olivieri, com'è noto, sarebbe
diventato l'anno dopo in Francia il primo e unico rossonero campione
del mondo. Ma, nonostante la permanenza di Olivieri, durante l'estate
1937 la Lucchese dovette cedere due giocatori importanti, anche per
motivi di bilancio: il giovane cannoniere lucchese Danilo Michelini
(autore di 13 goals nel campionato precedente) passò alla Roma, e
l'altro giocatore che aveva vestito la maglia azzurra, il campione
olimpico Libero Marchini, si accasò alla Lazio. Le cessioni
dell'attaccante e dell'ala destra si fecero sentire notevolmente in
tutto il torneo, con la conseguenza che la squadra rossonera non riuscì
a bissare l'ottimo risultato dell'anno precedente.
Intanto al Porta Elisa, il 12 settembre 1937, la Lucchese iniziò la
sua nuova stagione con la squadra che a fine campionato sarebbe
diventata campione d'Italia, l'Ambrosiana-Inter (l'attuale Inter,
ribattezzata Ambrosiana dal campionato 1928-29 per motivi politici fin
troppo evidenti, dal momento che in pieno regime fascista l'aggettivo
"internazionale" andava soppresso, in quanto sinonimo di "socialista").
Ecco le formazioni:
LUCCHESE: Olivieri, Pescini, Scheer, Dossena, Turchi, Alberti, Coppa, Cappellini, Romagnoli, Andreoli, Rosellini.
AMBROSIANA: Perrucchetti, Bonocore, Setti, Locatelli, Olmi, Antona, Frossi, Ferrara I, Meazza, Ferrari, Ferraris II.
A dirigere l'incontro fu Giuseppe Scarpi, di Mira-Dolo (VE),
insignito nella stagione 1938-39 dell'ambito premio della Fondazione
Giovanni Mauro, destinato all'arbitro meglio distintosi nella stagione.
Il Porta Elisa era stracolmo, con circa 20.000 spettatori stipati
in gradinata e tribuna (all'epoca non c'erano le norme attuali per la
sicurezza, e il nostro stadio poteva essere riempito fino
all'inverosimile). Per la cronaca, al vantaggio rossonero quasi
fulmineo di Rosellini seguì una doppietta di Peppino Meazza, il
pareggio di Romagnoli, il nuovo vantaggio nerazzurro di Ferrara I, e il
definitivo 3-3 del bomber lucchese Coppa. Una partita vibrante,
emozionante e intensa che sembrò profilare un torneo di grandi speranze
per entrambe le squadre... ma solo l'Inter mantenne le promesse, e
infatti a fine campionato, il 24 aprile 1938, la compagine milanese
riuscì a conquistare il suo quarto scudetto, mentre la Lucchese giunse
terzultima con 21 punti, salvandosi grazie alle sue ultime due vittorie
al Porta Elisa contro Bari e Triestina. Quell'anno retrocessero
Atalanta e Fiorentina. Cinquantadue giorni dopo, a Marsiglia, la
nazionale italiana, con in porta Olivieri, avrebbe inaugurato il
Mondiale, incontrando la Norvegia e passando il turno ai supplementari
(gol di Piola al 94'). Com'è noto, l'Italia conquistò il suo secondo
titolo battendo l'Ungheria in finale. Nella squadra magiara segnò un
certo Gyorgi Sarosi... lo ritroveremo più di dieci anni dopo, nel
campionato di serie A 1950-51, ad allenare... la Lucchese.