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Milano-Lucca, andata e ritorno. La storia di Luca Lamuraglia, milanese, innamorato della pantera rossonera
19/09/2007 09:08
Luca Lamuraglia, 31 anni di Milano, non poteva che
avere i colori
rossoneri nel cuore. Del resto, da quelle parti si trasmettono di padre
in figlio. Eppure, guardando bene, qualcosa non quadra: nella sciarpa
di Luca si intravede una pantera e un anno di fondazione: 1905. Ti
chiedi allora se è uno dei tanti lucchesi trasferitisi a Milano - anche
i Lucchesi nel Mondo hanno una sezione nella città meneghina -, oppure
se i suoi genitori sono di Lucca, o almeno i suoi zii o, che so?, un
parente di quinto grado. E la risposta è negativa. Ti appigli ad un
periodo dell'infanzia vissuto dentro le mura per trasferirsi poi tra le
brume padane. Ma anche qui, niente di niente. Il ragazzo non ha nulla a
che fare con Lucca. Anche la carta di una possibile parentela con
qualche giocatore che ha militato nella Lucchese cade in un attimo e
allora ci resta solo che sia Luca stesso a dire come e perché di
questa sua passione per la pantera rossonera che lo porta a seguire le
sue partite, tutte le notizie, a collezionare riviste, a collegarsi con
i siti internet, a documentarsi sulla sua storia. Lo abbiamo
rintracciato tramite gli amici del club cuore rossonero
forzalucchese.com
"Mi sono avvicinato alla Lucchese, nel primo anno di serie B, ai
tempi di Corrado Orrico. Ebbi l'opportunità di vedere un servizio su
Avellino-Lucchese e rimasi impressionato per il gioco dei rossoneri. Da
lì, prima per curiosità, poi con sempre maggiore convinzione, mi sono
messo a seguire la squadra".
E la prima partita dal vivo quale fu?
"Sempre in quel campionato, era il 1991, e andai a vedermi dal vivo
Lucchese-Foggia e fu davvero uno spettacolo notevole (un due a zero
straordinario ndr). In quella squadra messa sotto dai rossoneri
lucchesi giocavano Rambaudi e Signori, tanto per dirne due. A quel
punto la molla era già scattata e non ho più smesso di seguire la
squadra".
Ma quante volte all'anno ti muovi per vedere la Lucchese?
"Almeno 2-3 volte l'anno a Lucca e poi tutte le trasferte del nord.
Quest'anno - continua Luca - sarà un po' più problematico rispetto allo
scorso campionato quando ho viste davvero parecchie
partite, perché molte squadre del girone erano vicine a Milano. Prima
mi muovevo in treno ora in auto".
A sentirti parlare viene naturale pensare ai tanti lucchesi che
disertano lo stadio che hanno a pochi passi per un po' di pioggia,
perché c'è il mercato, perché c'è la fiera, perché ci sono i negozi
aperti, perché "tanto in B non ci si va", perché la fidanzata non
vuole, perché....A proposito, tu riesci a conciliare la tua passione rossonera con
la tua vita privata?
"Sono sposato e conto sul buon cuore e la pazienza di mia moglie
che, peraltro, domenica scorsa era con me al Porta Elisa. Abbiamo
deciso di festeggiare un anno di matrimonio a Lucca che ci piace molto
naturalmente. A proposito di passione rossonera lo scorso anno, per il
mio addio al celibato, venni in lucchesia e naturalmente trascinai
tutti gli amici a vedere Pietrasanta-Lucchese disputata a fine agosto".
Qual è la partita che hai visto che ricordi con più intensità?
"Sono due - ci risponde a colpo sicuro Luca - il derby con la
Fiorentina con il gol di Paci e la partita di coppa con l'Inter a
Milano. Il ritorno lo sentii alla radio e fu una sofferenza notevole
(la Lucchese per un soffio non eliminò l'Inter ndr). Ma anche la prima
con il Foggia rimane un bel ricordo".
C'è un giocatore che invece ricordi con particolare affetto?
"Roberto Paci: mi è entrato nel cuore quando realizzò un gol a
Modena con stop, girata al volo e tiro. Roba da matti. E' un giocatore
che ha fatto la storia della Lucchese. Ho un ottimo ricordo anche di
Eusebio Di Francesco che ho conosciuto quando veniva in ritiro con il
Piacenza vicino a dove vado in vacanza. Nella città emiliana i primi
tempi dopo il passaggio dalla Lucchese lo contestavano, per me era da
Nazionale come poi in effetti è stato".
E della squadra che c'è ora chi senti più vicino?
"Guarda, e mi auguro che valga anche per i lucchesi, ho una
predilezione per chi viene dal settore giovanile come Masini o per chi
come Magnani, oltre a questo, è anche nato a Lucca. A proposito, che
rabbia per Antonio, stento ancora a crederci che in pochi mesi possa
avere avuto tanta sfortuna".
Quest'anno dove arriva la Lucchese ?
"Dove pensiamo tutti - scaramanticamente Luca non lo dice -,
certo sarà fondamentale essere al massimo tra gennaio e marzo. Molto
spesso i campionati si vincono con una serie di risultati positivi
proprio in quel periodo".
Fabrizio Vincenti