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Braglia: "Nessuna emozione nel ritornare a San Giovanni"
21/09/2007 15:58
Piero Braglia è diretto, molto spesso al limite del
possibile.
Anche oggi, nel consueto incontro con i giornalisti, ne ha data
ennesima dimostrazione. Tra le ipocrisie del calcio c'è, da sempre, la
storiella delle emozioni che si proverebbero tornando da ex in un campo che,
per anni, è stato il proprio come per Braglia - tre volte sulla panchina
dei biancazzurri valdarnesi - dovrebbe essere il Fedini di San
Giovanni: "Non proverò nulla di particolare e sinceramente la cosa non
mi interessa - esordisce Braglia - sono abituato ad emozionarmi dal
contatto con persone che sono a loro volta emozionate. A San Giovanni,
ogni volta che ci sono andato da ex, ho ricevuto indifferenza se non
ostilità, come quando sono tornato lì con il Montevarchi. Mi
emozionerei se domani, a Pisa o in altre piazze dove sono stato,
trovassi quindicimila persone che, come allenatore di un'altra squadra,
mi accogliessero con affetto e calore. In Valdarno non è stato così e
non me ne spiego bene il perché, visto che con me sono arrivati alcuni
dei risultati più importanti di tutti i tempi per la formazione
valdarnese. La vita è questa e, anche nel calcio, riconoscenza e
memoria si perdono facilmente per strada."
Di questi tre passaggi
a San Giovanni, Braglia conserva comunque dei flash, soprattutto
pensando all'ex presidente Casprini, ora deceduto: "Lo ricordo con
grande piacere, è stato un gran signore, uno che sapeva fare calcio.
Non è un caso se ha portato la Sangiovannese a certi livelli e se ce
l'ha lasciata. Comunque, almeno con me, devo dire che si è comportato
bene anche Ciancilla".
Sulle insidie della gara il tecnico
maremmano è molto chiaro: "Non dobbiamo essere per nulla tranquilli.
Loro sono già in ritiro da oggi, si stanno preparando con grande cura
alla partita, anche perchè si giocano molte cose. E poi ci saranno
anche alcuni miei ex giocatori che vorranno far bene penso, ad esempio,
a Scucugia. La gara è delicata indubbiamente". "Noi - continua il
tecnico rossonero - abbiamo lavorato bene in questa settimana (da
notare che è stato tesserato il tedesco Dressler ndr). Ma non è una
novità e di sicuro non basta per far bene domenica. Ci sono troppe
componenti nel calcio perchè il risultato sia leggibile sulla base di
quanto si fa vedere negli allenamenti. San Giovanni, comunque , per noi
è molto importante perché abbiamo bisogno di dare continuità ed
acquisire altra fiducia nei nostri mezzi. Sarà bene tenere presente che
nessuna gara è uguale alle altre e la nostra bravura starà proprio nel
riuscire ad interpretarla".
Mister Caccia ha speso belle parole nei
suoi confronti in settimana, arrivando a sostenere che è proprio
Braglia chi teme di più della Lucchese: "Lo ringrazio per quanto ha
detto, peraltro penso anche io molto bene di lui, ma sono
convinto che l'allenatore conta non più del 20% in una squadra. Il
resto lo fa la principalmente la società e i giocatori e, da ultimo,
l'ambiente in generale. Poi, ovvio, conta la fortuna. Insomma, se
dovessimo far bene anche a San Giovanni sarà soprattutto per i
giocatori che scenderanno in campo. A proposito di giocatori, ce ne è
uno che mi sta mettendo spesso in difficoltà e che può trovare sempre
più spazio se acquisirà maggior cattiveria: Guidi. Quando l'ho messo ha
sempre fatto bene".
C'è già una idea precisa di chi scenderà in
campo?
"Certo, vediamo: Barberis,Di Bari,Varriale,Scugugia,Caleri...."
Mister Braglia snocciola tutta la formazione della Sangiovannese,
compresi un paio di dubbi che ha ancora. Per la formazione rossonera dice di
rivolgersi ad Isetto, strizzando l'occhio. Anche per oggi cala il
sipario con un tocco di umorismo. Ora inizia l'allenamento che, come
ogni venerdì, sarà a porte chiuse.
Fabrizio Vincenti