Braglia: "Il campo dice che bisogna pensare a salvarsi"

07/10/2007 18:58

Guardi Piero Braglia in conferenza stampa e non sai cosa pensare: la grinta non l'ha certo persa, tanto meno l'arrabbiatura. Ma, forse, per la prima volta si coglie un pizzico di scoramento. La sua squadra è ben lontana dal garantire un rendimento accettabile e certi errori, certe stasi mentali non paiono aver abbandonato i suoi giocatori:"La Lucchese ha fatto la partita, ha deciso di perderla e può solo recriminare su sè stessa. E' l'atteggiamento sbagliato, è la sufficienza di chi pensa che basta far girare palla perchè le cose vadano bene. Questo stato mentale ci porta diritto a pagare pedaggio. E a sciupare tutto basta poco". Braglia è durissimo sulla ennesima espulsione odierna che stavolta ha visto protagonista De Simone: "Si può giustificarne una, due, tre, ora basta. Se l'hanno buttato fuori qualche motivo ci sarà e se si dicono parole di troppo su una punizione a nostro favore proprio non ci siamo. Credo sia giusto che la società prenda una posizione decisa non si può dare ogni volta un giocatore in più agli avversari. E' la quarta volta. De Simone un mio pupillo? E' solo un mio giocatore che questo anno stenta, a differenza di altri campionati". Per il mister maremmano il delicato momento rossonero è da guardare con estremo realismo:" Bene dare una occhiata alle spalle: la classifica parla chiaro e se non invertiamo la rotta sono guai. Siamo noi che ci riusciamo a creare problemi e quando poi riusciamo a non azzeccarne una negli ultimi quindici minuti questi sono i risultati".

Fabrizio Vincenti