I fatti, contano i fatti. Riflessioni sul male oscuro dei rossoneri

08/10/2007 11:54

Siamo stati, e siamo, tra i più strenui sostenitori di questa squadra, pur avendo la convinzione che, questa estate, siano stati fatti alcuni errori di valutazione che potrebbero pesare. Anzi, che già pesano sul valore complessivo della squadra. Siamo, altresì, convinti che l'unico che in questo momento può levare dai guai la Lucchese sia proprio Piero Braglia. E non per partito preso, ma perché il valore del tecnico e la consapevolezza della scommessa fatta a Lucca sono tali che, siamo certi, ci riuscirà. Situazioni difficili Braglia ne ha viste parecchie e non sarà certo questa a spaventarlo, anche se alcune situazioni peculiari di Lucca farebbero paura anche a Mandrake. Il problema, semmai, è come. Il mister rossonero le sta tentando tutte: in pratica, con l'ingresso di Scalise, tutti gli uomini a sua disposizione sono scesi in campo; ha provato a giocare con la difesa a tre, ma anche a quattro; ha alternato tutte le punte a disposizione; ha alzato la voce quando c'era da alzarla; non ha guardato in faccia nessuno, tenendo fuori ora uno, ora l'altro anche tra i più rappresentativi. Ma di gioco solo sprazzi, di punti forse meno. La Lucchese ha cinque punti in meno rispetto alla scorsa stagione, tre sconfitte in sette gare, di cui due con formazioni di primo piano, una, quella di ieri, con una squadra che, con tutto il rispetto per la tradizione gloriosa della Sambenedettese, era imbarazzante a vedersi. E mai un acuto, aggiungiamo noi. Il periodo di rodaggio - sei, sette partite - è, ormai , alle spalle. Ora c'è da correre per recuperare il tempo e i punti perduti. Le parole di circostanza non servono, e nemmeno le dichiarazioni, frequenti nel mondo del calcio, sulla solidità del gruppo, sulla professionalità, sull'attaccamento alla maglia. Non interessano. Interessano solo i fatti. Questo è un anno delicatissimo per i colori rossoneri ed è persino superfluo ricordare che una eventuale stagione fallimentare potrebbe essere fatale. Qui le chiacchiere devono restare a zero: per la società che, nonostante tutto, anche per questo campionato ha allestito una squadra competitiva - e se dovessimo aspettare gli illuminati, parsimoniosi imprenditori locali potremmo dare addio al calcio a Lucca - e per i tifosi. I quali sono sempre di meno - agli oltre duemila abbonati crediamo dovrebbe in futuro essere riconosciuto un tangibile segno di ringraziamento - e sempre più scorati: venti anni di amarezze non possono lasciare indifferenti. Vedere ieri quei cento a San Benedetto senza più fiato, senza più parole, lascia un grande amaro in bocca. Come pure accorgersi che, se non fosse stato per Braglia, probabilmente, non avrebbero avuto nemmeno un cenno di ringraziamento dai giocatori in campo. A proposito di tifosi, è proprio impossibile fare qualche pullman di meno, ma vederli pieni? Ieri erano tre i mezzi che hanno raggiunto la cittadina marchigiana: nessuno era completo.

Fabrizio Vincenti